“Grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori e in particolare dei terapisti della riabilitazione - scrivono i segretari delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil - le fasce più deboli ricevono assistenza ma adesso la situazione è insostenibile, i lavoratori sono sotto di ben quattro mensilità”.
Cambia il direttore generale dell’Asp 5 di Messina, cambia quindi l’interlocutore, ma non cambiano le richieste della cooperativa Teseos, i cui lavoratori sono in arretrato di diverse mensilità.
“I vertici della Società Servizi Riabilitativi si difendono sostenendo di aver liquidato alla cooperativa Teseos tutte le fatture fino al mese di aprile per un ammontare di 1milione e 94mila euro – dichiarano i segretari delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai – mentre la cooperativa Teseos sostiene di aver ricevuto degli acconti sulle fatture pari a 231 mila euro relativi ai mesi da gennaio ad aprile. Acconti che, a detta della cooperativa, sono totalmente insufficienti per pagare gli stipendi ai lavoratori, il compenso dovuto ai medici liberi professionisti e le tasse per la presentazione dei modelli 770”.
I lavoratori nel corso dell’assemblea hanno lamentato che il mancato pagamento degli stipendi ormai sta minando la stabilità di intere famiglie costrette in alcuni casi a fare ricorso a prestiti personali per onorare i sempre più gravosi impegni con i mutui e le bollette.
“Grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori e in particolare dei terapisti della riabilitazione – continuano Crocè, Emanuele e Calapai – le fasce più deboli ricevono assistenza ma adesso la situazione è insostenibile, i lavoratori sono sotto di ben quattro mensilità”.
I Segretari Generali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil chiedono al presidente della cooperativa Teseos, un urgente incontro al fine di trovare delle soluzioni per il recupero degli stipendi arretrati, atteso che, a breve, la cooperativa dovrebbe ricevere il saldo del secondo semestre e la fattura del mese di maggio.
“In assenza di risposte, i lavoratori saranno costretti a sospendere il servizio stante l’impossibilità reale di poter svolgere l’attività riabilitativa, in assenza di risorse finanziarie. Chiederemo al nuovo Dirigente Generale dell’ASP 5 di affrontare da subito la vertenza dei servizi riabilitativi – concludono Crocè, Emanuele e Calapai – occorre invertire la rotta. Meno sprechi, meno consulenze, migliori servizi garantiti costituzionalmente e regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori”.
All’assemblea hanno partecipato anche i lavoratori della cooperativa Rigenera, i quali hanno posto l’accento sulle undici mensilità di stipendio non percepite e congelate a causa della grave situazione finanziaria della cooperativa.