“Tra una decina di giorni ci sarà la disponibilità finanziaria per i primi interventi – afferma l’ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca -. Il commissario delegato dell'ufficio regionale per la realizzazione di interventi per la mitigazione del rischio, Maurizio Croce, si sta interessando per reperire le somme necessarie agli interventi programmati per la messa in sicurezza della vallata”

A breve potrebbero iniziare i primi lavori di messa in sicurezza del torrente Trapani. E’ quanto emerso dall’incontro odierno tenutosi a palazzo Zanca e presieduto dal commissario del Comune, Luigi Croce.

Alla riunione hanno preso parte l'ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, l'arch. Giuseppe Aveni, dell'Agenzia Forestale, l'ing. Giovanni Caminiti, dirigente del dipartimento Urbanistica e l'ing. Riccardo Pagano, dirigente del dipartimento attività edilizia.

Durante il vertice, sono state esaminate le questioni tecniche connesse agli insediamenti abitativi lungo il torrente Trapani ed alla messa in sicurezza dello stesso. “Tra una decina di giorni ci sarà la disponibilità finanziaria per i primi interventi – afferma l’ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca -. Il commissario delegato dell'ufficio regionale per la realizzazione di interventi per la mitigazione del rischio, Maurizio Croce, si sta interessando per reperire le somme necessarie agli interventi programmati per la messa in sicurezza della vallata. Oggi è stato confermato che la zona ha tutta una serie di rischi e criticità da risolvere”.

Secondo Sciacca è necessario coinvolgere l’assessorato regionale all’ambiente: “La zona è da includere tra quelle a rischio per avere finanziamenti regionali. Indipendentemente dal piano di protezione civile, bisogna fare qualcosa nell’immediato. Con le somme che arriveranno a breve si potranno avviare primi interventi di messa in sicurezza e di sistemazione idraulica del torrente, soprattutto all’imbocco del corso d’acqua, all’inizio del tratto coperto, dove c’è il pericolo che si otturi la tombinatura. Se già riusciamo a fare queste opere minimali a monte, il rischio si attenua”.

Alla riunione era presente anche l’arch. Giuseppe Aveni, della Forestale: “Anche con la Forestale – conclude Sciacca – stiamo portando avanti delle idee per la rinaturalizzazione ambientale dell’area. Sarebbe bello riuscire a creare lì un parco urbano”.

Marco Ipsale