L’assessore regionale Marino e il dirigente Emanuele studieranno le carte sul contenzioso giudiziario tra la società e l’Ato3. Forse già oggi il “responso”
Sembrava quasi fatta per la proroga a Messinambiente. Ma sul filo di lana la Regione ha chiesto di potersi prendere ulteriore tempo per analizzare meglio le carte. Non molto, forse già oggi potrebbe arrivare il responso, ma si dovrà aspettare. Ad ogni modo il confronto di ieri a Palermo ha avuto il merito, grazie da una parte al sindacato Orsa che ha ottenuto il vertice e dall’altra al prefetto Alecci che ha raccolto il grido d’allarme facendo pressioni verso il capoluogo, di mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori principali di questa vicenda. Ovviamente i “padroni di casa”, l’assessore regionale ai Servizi pubblici Giosuè Marino e il dirigente regionale Vincenzo Emanuele; il commissario liquidatore dell’Ato3 Antonio Ruggeri accompagnato dal dirigente Michele Trimboli e dal legale Marcello Scurria; l’amministratore unico (dimissionario) di Messinambiente Armando Di Maria, accompagnato dagli ingegneri Nino Miloro e Roberto Lisi; i rappresentanti dell’Orsa, Mariano Massaro, Francesca Fusco e Giuseppe Bagnato; della Cgil, Clara Crocè e Carmelo Pino; della Cisl, Enzo Testa; della Uil, Silvio Lasagni. Per conto del Comune era presente l’assessore all’Ambiente Elvira Amata, a cui si è aggiunto per qualche minuto il sindaco Buzzanca, impegnato coi lavori dell’Ars nelle vesti di deputato.
La prima parte dell’incontro è servita a tranquillizzare sindacati e lavoratori su un punto principale: i livelli occupazionali non sono a rischio, né coi bandi né con le future Srr, che dovrebbero entrare in vigore a dicembre 2011. E proprio a questo proposito il nodo fondamentale è appunto uno: è possibile concedere una proroga a Messinambiente fino a dicembre 2011? L’Ato3, attraverso Ruggeri e gli altri suoi due rappresentanti, chiede che sia la Regione ad esprimersi in maniera chiara e incontrovertibile sulla questione. E la Regione, per bocca del dirigente Emanuele, ha chiarito che le circolari emesse negli ultimi mesi andassero proprio nella direzione della legittimità di una proroga a Messinambiente. Più prudente l’assessore Marino, che ha chiesto tempo alla luce della sentenza del Tar, tirata fuori dall’Ato3, che dà torto a Messinambiente riguardo alla scadenza della convenzione fissando nel dicembre 2010 la stessa e dando, dunque, ragione all’Ato sulla pubblicazione del bando. A quel punto Di Maria ha tirato fuori un’altra “carta”, il ricorso al Cga presentato contro quella sentenza del Tar. Tutto materiale che costituirà oggetto di studio per Marino ed Emanuele, i quali potrebbero “sciogliere la prognosi” già oggi pronunciandosi definitivamente: proroga sì, proroga no.