L’ordine forense peloritano invita la deputazione nazionale a proseguire col massimo impegno in difesa dei diritti dei cittadini
L’Avvocatura messinese torna ad esprimersi sul decreto liberalizzazioni, sottolineando come il parere contrario della Commissione Giustizia del Senato ad alcuni articoli del testo testimonia la fondatezza delle preoccupazioni espresse. «La bocciatura arrivain un momento in cui il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina ha già mosso severe critiche al D. L. n. 1/2012, come in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario e dei recenti incontri con la deputazione nazionale locale e la stampa», si legge in un comunicato.
Il no della Commissione Giustizia del Senato riguarda: l’articolo 9 sulle professioni regolamentate, che introduce l’abolizione delle tariffe; l’art 29 sulla disciplina dei risarcimenti diretti e l’art 2 sul Tribunale delle Imprese, che nel caso specifico di Messina, trasferisce le competenze a giudicare controversie in materia di impresa, ora proprie del distretto, al Tribunale di Catania. «Proprio in riferimento a quest’ultimo articolo, come annunciato nei giorni scorsi, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina presenterà un emendamento, chiedendo di portare il Tribunale delle Imprese a livello distrettuale – continua il documento -. Ciò in considerazione del fatto che l’enorme carico di lavoro che andrebbe a ingolfare il Tribunale di Catania avrebbe delle ricadute sulla lentezza dei processi e anche sul costo degli stessi per le imprese. Oltre, comunque, alla necessità di non depauperare ancora il distretto di Messina, in cui il sistema giustizia versa già in un grave stato di crisi».
L’Avvocatura messinese, auspicando che il Governo prenda atto del parere contrario della Commissione Giustizia del Senato e tragga le dovute conseguenze, invita la deputazione nazionale a proseguire col massimo impegno in difesa dei diritti dei cittadini, della provincia di Messina e della dignità dell’Avvocatura.