A Sperone, in alcuni marciapiedi, cumuli di rifiuti per decine di metri. Nella sede del quartiere e in tutti i villaggi della circoscrizione è possibile aderire alla raccolta firme contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale Papardo
Lo avevamo preannunciato: sarebbe stata una settimana difficile sul fronte rifiuti. Il conferimento in discarica a Motta Sant’Anastasia e la rottura del nastro trasportatore all’impianto di Pace stanno provocando un rallentamento della raccolta soprattutto nelle periferie.
Ed infatti, a Sperone e Faro Superiore, gli effetti si fanno sentire. Cumuli di spazzatura e suppellettili varie abbondano accanto ai cassonetti che vengono svuotati, ma non liberati dei rifiuti accanto. A Sperone, in particolare, su alcuni marciapiedi, la spazzatura è accumulata per decine di metri, come ci segnala un nostro lettore, Giovanni La Rosa, autore anche della foto.
Un altro tema caldo, nel quartiere, è quello del rischio chiusura per il punto nascita all’ospedale Papardo. Da lunedì, nella sede del quartiere, a Ganzirri, ed anche negli altri villaggi, facendo riferimento ai consiglieri circoscrizionali, sarà possibile aderire alla raccolta firme contro il decreto dell’assessorato regionale alla Sanità. “Un provvedimento – scrive il presidente Orazio Laganà – che mortifica il bacino d’utenza della zona nord, che viene privata ancora una volta di un servizio essenziale e costituzionalmente garantito come quello della tutela della salute pubblica”.
Finalmente nei giorni di lunedì e martedì sono stati rimosdi tutti i rifiuti. Adesso si spera che l’amministrazione e il buon senso dei cittadini, non si creano in futuro metri e cumuli di rifiuti.
Un appello al quartiere e comune nell’istallare delle telecamere in determinati punti del territorio.