I residenti della zona pronti a rivedere la luce. Il 9 giugno la gara per i lavori all’impianto di pubblica illuminazione

I residenti della zona pronti a rivedere la luce. Il 9 giugno la gara per i lavori all’impianto di pubblica illuminazione

I residenti della zona pronti a rivedere la luce. Il 9 giugno la gara per i lavori all’impianto di pubblica illuminazione

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giovedì 26 Maggio 2011 - 00:26

Lo scorso 22 marzo marcia pacifica ma "illuminata" per chiedere la realizzazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione. L'attesa sembra essere terminata. Soddisfatto il consigliere Santi Interdonato, promotore dell'iniziativa

E luce fu, anzi sarà, nei prossimi mesi. A poter finalmente usufruire di un impianto di illuminazione adeguato e degno di tale nome, sarà via Chiana, stradina ricadente del territorio della III circoscrizione e da anni abbandonata ad un buio destino. I residenti che, soprattutto nei mesi invernali, sono costretti a far ritorno a casa con estrema difficoltà, lo scorso 22 marzo hanno manifestato tutta la loro insoddisfazione con una marcia pacifica ma illuminata organizzata proprio lungo la strada in questione (vedi articolo correlato). La protesta, organizzata dal consigliere Santi Interdonato che ha più riprese aveva chiesto l’attivazione delle procedure amministrative necessarie per avviare il finanziamento del progetto, da tempo elaborato ma “abbandonato” sulla scrivania del il Dipartimento Urbanizzazioni Primarie e Secondarie, ha però dato i suoi frutti. Esattamente il giorno successivo al corteo, infatti, l’assessore alle manutenzioni 0Pippo Isgrò annunciava il prossimo affidamento dell’appalto.

Le offerte per partecipare alla gara, “lavori all’impianto di illuminazione (base d’asta di 52.886.00 euro, di cui 1597 euro per oneri di sicurezza), potranno essere presentate entro le nove di giorno 9 giugno. Attualmente, l’impianto di via Chiana, ricadente nel comprensorio Fondo Pugliatti-Via del Santo, è costituito da lampioni con bracci in ferro e lampade molto piccole, da cui promana una luce del tutto insufficiente. Con tutti i disagi che da ciò ne derivano, ovvero il rischio di cadere mettendo un piede in una delle numerose buche presenti sulla sede stradale (anche sui tombini a dire il vero) o quello più generale della tutela delle persone da eventuali atti provenienti da malintenzionati, favoriti proprio dall’assenza di illuminazione

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