L'appello: "La strada è stretta e preda di parcheggio selvaggio". Scurria: "La parte del muro non è di mia competenza e per il resto siamo in fase di conferenza dei servizi"
MESSINA – Una strada stretta e preda di parcheggi selvaggi. Tre baracche e un muro di cinta. Un’operazione bloccata da alcuni contenziosi e verifiche da completare. Era il settembre 2022 e Tempostretto raccontava dei lavori fermi in via della Mura. Un capitolo incompiuto del progetto risanamento di Messina, in corso d’opera. Un anno dopo un lettore, anche attraverso una serie di fotografie, racconta la situazione attuale. Osserva il cittadino: “Da un anno conviviamo ancora con tre baracche o casette, e due sono abitate, mentre una dozzina sono state abbattute. In più rimane un muro di cinta daziaria, oggetto di valutazione da parte della Soprintendenza. Da qui una situazione di degrado e di pericolo. Il muro riduce la carreggiata e in caso d’emergenza i grossi mezzi, come quelli dei vigili del fuoco, nemmeno riuscirebbero a passare. L’emergenza è la sicurezza”.
Si tratta di una delle priorità, per il subcommissario Marcello Scurria, come area da risanare. Raggiunto da Tempostretto, l’avvocato Scurria precisa: “Per la parte d’accesso in via delle Mura, che gestisce l’ufficio del commissario per il risanamento, siamo nella fase d’indizione della conferenza di servizi. I progetti definitivi di Invitalia attendono i pareri della Soprintendenza e di altri organismi. Da parte mia, sono consapevole della necessità d’agire con urgenza e ho utilizzato i poteri derogatori per accelerare in via delle Mura. Ma rimangono dei problemi: per un immobile c’è un ricorso al Tar per la demolizione. Per un altro, Invitalia deve procedere alla demolizione. La Città metropolitana ha ottenuto a suo tempo finanziamenti per il restauro e la riqualificazione. Si tratta di scelte antecedenti al mio insediamento e la parte del muro non è di mia competenza”.
In zona vivono tante famiglie, tra complessi e piccole case, e la situazione, rileva il lettore, va affrontata con celerità: “Via delle Mura è una strada a doppio senso, in cui nonostante il divieto, sostano innumerevoli auto. Una via che non ha sbocchi e che oggi, fatto evidente dalle foto, si trova in una situazione ben peggiore rispetto a prima. Riguardo al presunto valore storico del muro di cinta, insisto che debba prevalere la necessità di mettere in sicurezza e togliere dal degrado l’area. Il decoro della zona dopo lo sbaraccamento è diminuito, anziché aumentare, paradossalmente, visto che lo stesso non è stato completato. E la strada è diventata zona di parcheggio privo di regole”.
Fatto salvo che il muro è oggetto di tutela da parte della Soprintendenza, sul resto si può e si deve intervenire: questo è l’appello di alcuni residenti.