Il nuovo termine di fine lavori
MESSINA – La prima inaugurazione della nuova via don Blasco risale a dicembre 2020 ma era solo la riqualificazione di via Acireale, senza benefici per la viabilità. La seconda a febbraio 2022, ma anche quella era fine a sé stessa perché collegava solo via Santa Cecilia a viale Europa, due giorni prima delle dimissioni della giunta De Luca. Addirittura lo sbocco su viale Europa fu aperto cento giorni dopo.
La terza inaugurazione, a novembre 2022, è stata la prima davvero utile: abbattuto il muro tra via Maregrosso e via Acireale, è stato creato un percorso unico da via Salandra a viale Gazzi, in pratica… mezza via don Blasco.
Ora la la quarta inaugurazione, anche questa utile, perché il percorso da viale Gazzi si allunga fino a via Santa Cecilia. E così siamo a tre quarti.
Potremmo vederne ancora una quinta, una sesta e una settima, perché ci sono ancora tre tratti da concludere, anche se l’ultimo è stato pensato in corso d’opera.
Nuovo termine fine lavori
Ai tecnici, più che ai politici, i nuovi annunci di fine lavori. Così il direttore Antonio Rizzo spiega che “il tronco Santa Cecilia è un nodo complesso per la vicinanza all’impianto di sollevamento delle acque reflue di Messina. Stiamo predisponendo i bypass per consentire l’attraversamento, poi si potrà abbassare il piano stradale e realizzare i 200 metri di collegamento” tra la vecchia via don Blasco e la nuova.
Terminata questa fase, teoricamente il percorso sarebbe completo. In pratica no perché c’è ancora da demolire e ricostruire il viadottino di collegamento tra il cavalcavia e la vecchia via don Blasco. Lavori che non possono iniziare prima della fine di quelli del tronco Santa Cecilia perché viceversa la zona di mezzo resterebbe isolata.
Tempi? “Dicembre 2024 per il tronco Santa Cecilia – ha detto Rizzo -, poi quattro mesi per il viadottino”. Per completare l’opera, dunque, si arriverebbe ad aprile 2025 ma, in questi casi, gli intoppi sono sempre dietro l’angolo. Sperando che stavolta non ce ne siano, il sindaco Federico Basile ha parlato prima del suo prossimo compleanno, quindi a giugno 2025, per poi azzardare un regalo per la festa del papà, dunque a marzo 2025.
Il prolungamento lato sud
Quinta inaugurazione per Santa Cecilia, sesta e ultima per il viadottino? Potrebbe essercene anche una settima perché nel frattempo si attendono passi avanti per il prolungamento lato sud, lì dove la strada oltrepassa il viale Gazzi (oggi sede di lunghe code al semaforo ad incrocio con via Bonino) e poi si “scontra” contro il muro del “XXIV Artiglieria”.
Ecco perché si è pensato di concludere la nuova strada in quel punto, risalendo verso via Taormina. Peccato che l’ostacolo ci sia anche lì: una striscia di una quarantina di baracche, per di più addossate ad altre. Ne avevamo parlato una prima volta sei mesi fa, da allora non ci sono grandi passi avanti. Le famiglie dovranno essere trasferite, quella striscia di baracche dovrà essere demolita e poi dovrà essere realizzata la strada.
“Le casa da assegnare sono quelle che compreremo con i 7 milioni del Pinqua (il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, ndr) – dice il presidente di Arisme, Marcello Scurria -. Così ha deciso l’amministrazione che gestisce quei fondi”. Insomma tempi non brevissimi.
Via del Mare
Il percorso dovrebbe ancora proseguire fino a Tremestieri ma da troppi anni tutto rimane solo su carta. Non si è ancora trovata una soluzione per “scavalcare” il XXIV Artiglieria e il progetto è stato aggiornato solo per il tratto compreso tra San Filippo e Tremestieri per il quale il vicesindaco Salvatore Mondello ha annunciato l’obiettivo di iniziare i lavori entro i prossimi tre anni.
Vorrei sapere a che servono tutte queste inaugurazioni ad ogni cento metri di strada, forse per loro sarà un grande traguardo. Ma finiamola con tutte queste passerelle, facciamo cose più serie.
Messina sta diventando la città delle inaugurazioni. Piantano un albero e si fanno la foto! Puliscono una spiaggia e si fanno la foto. Dopo 70 anni aprono il Parco Aldo Moro e si fanno le foto. Ma poi si scopre che ci sono delle irregolarità e il Tribunale mette i sigilli. E allora come la mettiamo?
La rotonda di via Don Blasco è sempre lì danneggiata e piena di auto.
Che dobbiamo fare?
Aspettiamo una nuova inaugurazione per vedere vigili ed operai?