Il Tar respinge il ricorso della Rifotras contro l'esproprio del comune di Messina. Intanto si indaga sul progetto della nuova via Don Blasco
Il Tar ha detto no al ricorso della Rifotras contro l’esproprio dell’area di Maregrosso che il Comune vuole sgomberare per fare posto alla nuova via Don Blasco. Intanto però la società di demolizioni ha presentato un esposto in Procura dando il via ad un’inchiesta che riguarda l’intero progetto.
Il Tribunale amministrativo ha rigettato il ricorso presentato dai legali della ditta di Nunzio Panebianco, che aveva chiesto la sospensione dell’esproprio in attesa che la stessa giustizia amministrativa si pronunci sulla vicenda delle autorizzazioni regionali. Ma le due procedure, secondo il Tar, non sono direttamente interconnesse.
Secondo round a favore del Comune di Messina, quindi, nel braccio di ferro con l’azienda, mentre ancora i 22 dipendenti attendono di sapere che ne sarà del loro posto di lavoro.
Intanto la società ha chiesto anche alla Procura di verificare la legittimità dell’esproprio ed è stato aperto un fascicolo, sul tavolo del sostituto procuratore Anna Maria Arena, che mira a verificare tutta la regolarità della procedura. Sotto la lente ci sono non soltanto la fondatezza e le modalità dell’esproprio alla Rifotras, ma più in generale alcuni passaggi dell’intero progetto della nuova via Don Blasco.