Il rappresentante di giunta risponde all’interrogazione del consigliere dell’Udc illustrando quanto fatto finora in materia urbanistica. Per Corvaja il PRG che «per legge non ha scadenza» dev’essere un Patto di Rinascita Generazionale. Sul fronte dissesto annuncia: «Lo studio eseguito dalla facoltà di Ingegneria nel vallata del T.Trapani determinerà nuove proposte al Consiglio comunale»
A distanza di “qualche” mese dall’interrogazione del consigliere Guerrera (Udc) indirizzata all’assessore all’urbanistica Corvaja riguardo l’affidamento degli incarichi per la redazione del tanto atteso PRG, arriva la risposta del rappresentante di Giunta, datata 3 novembre. Le richieste avanzate da Guerrera nello scorso mese di maggio, ricalcano in parte quanto ribadito nel documento presentato qualche giorno fa con il consigliere Nello Pergolizzi (Fli). Il rappresentante dell’Udc “incalza” sulla prossima scadenza del Piano, in vigore dieci anni e prossimo alla “fine” e spinge sul termine dei vincoli espropriativi: secondo quanto previsto dalla L.R. n°15/91, «l’affidamento dell’incarico per la redazione del piano regolatore generale o per la revisione di quello esistente, da parte dei comuni, deve essere effettuato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge ovvero diciotto mesi prima della decadenza dei termini di efficacia dei vincoli» che, sempre secondo quanto spiegato da Guerrera, sono venuti meno sin dal 17/10/2010. Da qui l’esigenza, non più rinviabile, di procedere con l’affidamento degli incarichi a tutti i professionisti necessari, per dotare il territorio di uno strumento che permetta di regolare bene la politica di edificazione del territorio, per escludere altri casi analoghi a quelli ormai noti del Torrente Trapani.
Il rappresentante di giunta non le manda a dire, partendo dal “capitolo” vincoli espropriativi: «Secondo le sentenze n° 265, 266, 267, 268, 271, 272, 273, del 25 marzo 2011 del Consiglio di Giustizia Amministrativa, (a seguito di ricorsi presentati da privati, ndr) i vincoli preordinati all’espropriazione sono decaduti con efficacia retroattiva rispetto alle delibere che ne avevano previsto la proroga». Corvaja inoltre aggiunge «il Piano Regolatore Generale per legge non ha scadenza», perché di fatto la scadenza riguarda proprio quei vincoli espropriativi che sono venuti a cadere ancor prima in via giurisdizionale. Sul fronte del Torrente Trapani e in particolare con riferimento alla studio redatto dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Corvaja che pur fa intendere di non voler entrare in polemica, afferma: «L’analisi determinerà la proposta al Consiglio comunale di norme di attuazione integrative da applicarsi alla vallata del Torrente Trapani ed in tutte le zone con acclamato rischio idrogeologico, sismico e geotecnico».
E poi ancora considerazioni generali sull’approvazione del nuovo PRG «che non può e non deve passare solo attraverso l’individuazione di tecnici capaci». Corvaja, rielaborando l’acronimo, parla di Patto di Rinascita Generazionale che deve essere il risultato di un concorso tra Istituzioni, Consiglio Comunale e cittadinanza «attraverso questionari di facile lettura e redazione». L’assessore si dice dunque certo di non avere «esaurito le professionalità necessarie alla redazione dello strumento» di cui peraltro sottolinea di condividere l’assoluta priorità avendo egli stesso depositato in Consiglio comunale le famose “Linee guida al nuovo PRG” di cui però lo stesso Guerrera, non unico tra i colleghi, afferma di non aver mai preso visione. (ELENA DE PASQUALE)