Via Garibaldi, la pista ciclabile ostaggio della sosta selvaggia. Ecco perché servono i cordoli VIDEO

Via Garibaldi, la pista ciclabile ostaggio della sosta selvaggia. Ecco perché servono i cordoli VIDEO

Silvia De Domenico

Via Garibaldi, la pista ciclabile ostaggio della sosta selvaggia. Ecco perché servono i cordoli VIDEO

martedì 19 Settembre 2023 - 08:10

Anche la corsia preferenziale per bus e taxi è quotidianamente occupata da chi si ferma “un minuto”

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – La pista ciclabile di epoca accorintiana è quasi impossibile da utilizzare, non perché siano in pochi a utilizzare la bicicletta in città, ma perché costantemente utilizzata per la sosta selvaggia. Basta osservare come sono andati gli ultimi anni in via Garibaldi per capire il perché della necessità dei cordoli a delimitare la corsia dedicata alle bici e ai bus e taxi.

I cordoli che fanno discutere

Il posizionamento del serpentone giallo sul Corso Cavour e Viale San Martino ha fatto molto discutere nelle ultime settimane. Presto i lavori proseguiranno anche in via Garibaldi, lì dove la pista c’era già ma non è mai stato semplice per i ciclisti utilizzarla.

In un servizio pubblicato 6 anni fa sul nostro giornale (vedi qui), quando la segnaletica realizzata dall’amministrazione Accorinti era ancora di un giallo acceso, sono ben visibili le difficoltà incontrate ogni giorno da qualsiasi ciclista. Da allora non è cambiato nulla, tranne il giallo della segnaletica un po’ sbiadito, ma comunque ignorato da chi si ostina a sostare “un minuto” dove non si potrebbe. Auto e furgoncini con o senza le quattro frecce accese, moto e motorini non mancano mai.

Le segnaletica orizzontale ignorata

Di giorno o di sera, c’è chi va un attimo al bar, un attimo in farmacia, un attimo al tabacchi ma in ogni caso la pista disegnata con la segnaletica orizzontale di colore giallo viene quotidianamente ignorata. Una sosta selvaggia continua che impedisce alle biciclette di pedalarci all’interno. Quei pochi che si avventurano e la praticano sono costretti ad un continuo slalom fra le auto con rischio sportellata ad ogni pedalata. Questo è il rapporto che Messina ha sempre avuto con la pista ciclabile del centro: ecco perché servono i cordoli.

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26 commenti

  1. A mio parere, per la via Garibaldi, ci vorrebbe uno stravolgimento. Si dovrebbero restringere i marciapiedi (oggi inutilmente molto ampi) e creare dei parcheggi orizzontali per la sosta, non penalizzando pertanto i commercianti.
    Le piste ciclabili e le preferenziali, con tanto di cordoli, andrebbero fatti sulla sinistra, abbassando lo spartitraffico ad uso marciapiede per potere scendere ed attraversare la strada.

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    1. Il suo pensiero va bene in Gran Bretagna con la guida a sinistra….dimentica che gli autobus hanno le porte a dx….per far ciò che Lei suggerisce implica che si dovrebbero fare le isole salvagente ad ogni fermata bus ed i fruitori dei mezzi pubblici dovrebbero scommettere con la sorte per raggiungere il marciapiede. Essre civili e rispettare il codice della strada può bastare…è gratis ed allena il cervello

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    2. Polemizzare è sempre la cosa più facile. Chiaramente il senso di marcia dovrebbe essere invertito come avviene in via Cavour e Via Cesare Battisti …..non ci voleva un genio a capirlo.

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  2. non ha senso restringere ancora le strade, esiste già la corsia del tram sottratta al traffico veicolare per far transitare solo 4 tram … usate il percorso del tram per far corsie preferenziali per gli autobus e magari trasformarli in filiobus

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  3. Educhiamo, educhiamo…

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  4. ma quale bici pedalano su questa pista ciclabile ? nessuna ,è un mistificazione

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  5. Bartolo Federico 19 Settembre 2023 10:33

    Ed eccolo che arriva puntuale l’articolo per sostenere le scelte di questa amministrazione. Forse basterebbe rimettere i vigili nelle strade e probabilmente le cose andrebbero meglio, ma le cose semplici e fattibili non piacciono a nessuno. Si va per spot e slogan, per imporre a una città, ormai alla deriva, il proprio pensiero il proprio modello. I media servono a questo. Guardatevi in giro è un ecatombe di attività commerciali, negozi chiusi a grappoli, gente che non sa di che vivere ,giovani che vanno via, una città per vecchi, e le piste ciclabili sono la soluzione adottata per fare in modo che quattro fighetti,una buona bici costa, potranno andare a zonzo tutto il giorno, a fare cosa poi? Se questa città è in rovina? Vallo a sapere. Barriere architettoniche che impediscono la normale fruibilità, delle strade, ma se apri un locale e non sei a norma, te la sogni la licenza. Se fai il rappresentante e devi scaricare i tuoi campionari, lo stesso i corrieri, come si farà? Boh. È pura demagogia quella in atto, che Messina pagherà ancora una volta a caro prezzo, solo per velleità personali, perché: è così e basta. Occorrere invece un serio intervento economico per farla risorgere, un piano di sviluppo imprenditoriale, urgentissimo, ma qui c’è solo silenzio ,attrarre investimenti di questo abbiamo bisogno,ma non si è capaci di fare cose concrete, solo bla bla bla, inveire contro i cittadini e dire che tutto va bene, anche quando l’acqua non c’è. Perché tagliare un nastro di un parcheggio vuoto, farsi fotografare sorridenti e beffardi, e apparire di qua e di là, questa si, che è pura goduria. Come dicevano i vecchi, messo un cappello, chiunque si sente un Generale. Anche a Milano le piste ciclabili sono deserte, e quei pochi dopo i gravi incidenti non escono neanche più ,perché la bicicletta è un anche un mezzo pericoloso, ma nessuno lo ricorda mai, sembra di avere trovato la soluzione a tutti i problemi,neanche nelle fiabe è tutto così roseo. Forse, magari,vedere insieme come migliorarsi per trovare un equilibrio, è un atto di umiltà troppo grande che solo i grandi uomini riescono a fare. Già, solo i grandi uomini.

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    1. Non si poteva riassumere meglio.
      Bravo.

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  6. Ma come sui può prediligere una cosa non indispensabile per vivere come lo spazio esclusivo per le biciclette a discapito del lavoro di migliaia di persone? Ma lo volete capire che la maggiorparte degli acquisti non si possono portare sul bus/tram nè tantomeno sulla bicicletta? Non capite che così facendo arricchirete solo Amazon e simili e i centri commerciali con i parcheggi? E poi dove sono tutti questi ciclisti a Messina? Ci sono solo gli appassionati domenicali che prediligono le strade provinciali, di certo non girano in pieno centro. Ridurrete la città ad un desolato residence per anziani sprovvisto di negozi, uffici e studi professionali che saranno costretti a spostarsi per sopravvivere. Non era più facile costruire parcheggi veri multipiano e destinare spazi più idonei alle bici come la ex rete ferroviaria in disuso? Fate le cose senza criterio, ma vi voglio vedere alle prossime elezioni…

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    1. Esatto!
      Non solo i negozianti( chiamati bottegai offensivamente ) ma anche i professionisti avranno difficoltà.
      E poi è vero pure che potevano fare parcheggi in via Don Blasco, o in altre zone, in modo più intelligente.
      Finalmente si sottolinea che molte cose non sono trasportabili facilmente con mezzi pubblici.

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    2. Come ho già detto in un altro commento sull’argomento, a breve bisognerà prevedere corsie preferenziali per i corrieri della distribuzione a domicilio.

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  7. Che ben vengano, cordoli, divieti, vigili, nuovo codice della strada e quant’altro serva ad educare quei Messinesi che pretendono di utilizzare l’auto prevaricando tutti e tutto, suonando (in nessuna città il clacson è usato come a Messina) insultando, pretendendo sempre la precedenza, dando un immagine pessima, tra l’altro a quanti vengono da fuori!!!!!! e non pigliatevela con l’ammistrazione, quando si tratta di educazione civica non c’è amministrazione che tenga!!!! sebbene le ultime amministrazioni un “cambio di passo” l’hanno avviato.

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  8. non servono i cordoli serve il fermo amministrativo della macchina ed il ritiro della patente a vita

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  9. Certo che in questa città ne succedono di cose strane: mi riferisco ad alcuni commenti all’articolo. Ogni giornalista è libero di scrivere ciò che pensa perché c’è la libertà di pensiero in Italia o no? A Messina questo principio non è valido!? Nella fattispecie la giornalista è stata tacciata( e anche Tempostretto) perché ha espresso un suo giudizio che a detta di qualcuno la giornalista è di parte e li accusano di essere “lecchini” del Sindaco. Leggete piuttosto i post infamanti spalmati abbondantemente di fango contro il Sindaco e i suoi assessori, che giornalmente postano i trombati della politica che non si danno pace!

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  10. Trovo più utile la corsia ciclabile fuori città per esempio sulla SS.114 da Giampilieri fino a Tremestieri….oppure sulla nuova panoramica da granatari fino alla galleria Bosurgi per metter in sicurezza chiunque la fruisca; personalmente io in città non la uso mai perchè spostandomi per le mie faccende pedalo nelle traverse ed altre arterie dove non c’è pista ciclabile….così com’è sembra un circuito di formula 1 che ci circoli senza meta….solo per passeggiare. … e molto fuori mano per tante cose. E che dire delle rastrelliere per le bici che mancano lungo il percorso? Mah! Siamo più vicini al parallelo di Tunisi che a quello di Copenaghen o Stoccolma….su questo dobbiamo lavorare soprattutto per la mentalità di questo parallelo.

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  11. Si, si, i negozi che chiudono sono un dramma. Non capisco pero’ perche’ nella citta’ dove vivo (nord Europa freddo e piovoso) c’e’ il limite di 30 all’ora (con autovelox ovunque), zero parcheggi, se non a pagamento, piste ciclabili ovunque eppure il centro e’ un continuo di negozi e locali sempre pieni. Quale sara’ mai la differenza?
    Forse che se la gente deve fare shopping, prende i mezzi pubblici e poi dedica un paio d’ore a comprare quello che gli serve passeggiando, fermandosi a mangiare in un ambiente senza traffico, clacson, macchine sui marciapied etc, etc? E’ si una questione di educazione! Per esempio non prendere la macchina per comprare un paio di calzini parcheggiando davanti al negozio ma raggruppare gli acquisti. E lasciamo stare le lagne: eh ma non tutto si puo’ portare sul bus. Francamente se compro un televisore 50 pollici o un divano mi pare il minimo che me lo si porti a casa. Andando un passetto avanti, si arrivera’ a non prendere la macchina e poi a non comprarne proprio. Si, mi spiace. ma questa cosa dell’auto come status symbol e’ vecchia e sorpassata. Personalmento ho venduto il mio SUV full optional 3 anni fa e dopo un po’ di sofferenza (sempre un terrone sono) ne sono stra felice. Perche’ devo spostare 2 tonnellate d’acciao, pagare bollo, assicurazione meccanico quando posso prendere a secondo delle esigenze una bici, una macchina o un furgone condiviso? Mi pare di capire che l’amministrazione stia provvedendo su questo fronte. Quindi le piste ciclabili serviranno anche per le bici e monopattini condivisi. Senza gia’ ci vedo a sfrecciare sui marciapiedi. Ora mi siddiai a spiegarvi tutto ma spero che nni capemmu. Avita a lassari a machina a casa. Bbituatevi 🙂

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  12. Certo che paragonare Messina alle città del nord Europa… come se i mezzi pubblici qui sono altrettanto diffusi in modo capillare e con la stessa frequenza, ma magari! E non tutti hanno la possibilità, anche per motivi di età, di girare in bicicletta, poi voglio vedere in pieno inverno sotto la pioggia…. E non c’è bisogno di fare l’esempio ovvio di oggetti enormi come il tv da 50 pollici o del divano per dire che si recapitano a casa, ma è sufficiente pensare a diverse buste della spesa, di abbigliamento, o di una stampante da portare a riparare, etc. etc., te li fai portare a domicilio? Vi arrampicate proprio sugli specchi!! Andranno tutti ai centri commerciali dove il posto c’è ed è anche gratis. E una volta che la città sarà deserta voglio vedere chi avrà voglia di farsi una passeggiata a piedi o in bici per vedere solo tantissime saracinesche abbassate!!

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  13. Tutti a parlare di città a misura d’uomo, di sostenibilità, mobilità, green, etc. etc. Ma con tutte queste belle parole non si pagano il cibo, le cure mediche, le bollette, le tasse e tutte le necessità di cui non si può fare a meno. La priorità è la sopravvivenza perché senza lavoro non te ne fai proprio niente di tutti questi cambiamenti. Ed è inutile fare paragoni con altri luoghi perché ogni città ha le sue proprie caratteristiche e peculiarità e i cambiamenti si fanno gradualmente, non così di botto lasciando centinaia di persone senza lavoro.

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  14. Domenico il non green 20 Settembre 2023 00:58

    Caro “Sperticato” se tu hai venduto la macchina non ce ne può fregare di meno. Per me puoi girare anche con l’asino. Per me e tanti altri rappresenta uno status symbol o semplicemente un mezzo…e allora vorresti l’applauso? Bene, io invece intendo continuare a usarla finché mi pare e piace e dato che come hai detto pago tante belle cosette legate al suo utilizzo, me ne sbatto altamente del tuo pensiero da pseudo green. Statti nella tua città super civile e non venire a fare la morale qui…cordialmente…

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  15. Caro Pippo,
    ipotesi a) abiti in centro quindi hai un supermercato nel raggio di 100 metri. non ce l’hai? vorrà dire che la domanda porterà all’apertura di più negozi di prossimità oppure a più servizi di spesa a domicilio.
    ipotesi b) non abiti in centro, quindi non capisco perché devi fare la spesa li. I cordoli sono solo in centro.
    Caro Domenico, e chi t’impedisce d’usare la macchina? La sola differenza è che in centro non la puoi parcheggiare davanti al bar o al negozio. Dove comunque era già divieto. Poi vabbè ma un minuto che ci fa? Infatti fanno tutti cosi e invece di guidare ci ci passa il tempo in fila. O a recupararla dopo che se l’è presa il carro attrezzi. A scialati.

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  16. La pista ciclabile andava fatta al centro, come nelle grandi città, così da eliminare quell’inutile spartitraffico, sarebbe stata più funzionale e sicura.

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  17. Marcella Millimaggi 20 Settembre 2023 16:30

    Frattanto, se si considerasse anche l’impossibilità per i pedoni di attraversare la strada sul viale della libertà e su via Garibaldi sarei felice. Ho un passo piuttosto spedito nonostante l’età e il sovrappeso e tuttavia non arrivo ad attraversare metà della via che già scatta il rosso per i pedoni e devo farlo in due step con le macchine che passano quando per loro è rosso ma sostengono fosse giallo inoltrato e automobilisti che chattano e guardano il telefonino mentre passo e a loro scappa il piede sull’acceleratore mentre guardano il display! Grazie!

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  18. Caro sperticato, non ci sono solo acquirenti di beni ma anche utenti di uffici, studi medici e professionali. E oltre ai residenti non pensi anche a quelli che ci lavorano al centro? Secondo te le varie attività possono guadagnare a sufficienza con le sole persone che abitano in centro? Se si devono accontentare come dici tu di coloro che abitano nei dintorni allora saranno costretti a chiudere e a licenziare perchè sono troppo pochi.
    Poi non si tratta di dover parcheggiare davanti al negozio, ma anche volendo parcheggiare più lontano, con la nuova ztl e la riduzione sistematica dei parcheggi un posto non si troverà più nemmeno in viale Europa, altro che parcheggio di interscambio!! Il parcheggio di interscambio andava fatto in periferia perchè quello in viale Europa sarà già occupato da tutti coloro che pur lavorando al centro non hanno titolo a parcheggiare dentro la ztl in quanto non residenti, e lo stesso vale per tutti i parcheggi fuori dal perimetro della ztl che sono già intasatissimi.
    La verità è che questi provvedimenti sono stati fatti solo per intercettare i fondi ma senza considerare il giusto equilibrio tra la legittima necessità di riduzione del caos viario e le legittime necessità di chi ci lavora, sia titolari che dipendenti. E se non vuoi intasare il traffico non riduci le strade e la loro ampiezza, semmai la soluzione era di aumentare i parcheggi e non di diminuirli. Come? Multipiano o sotterranei dove possibile e con i bus navetta idonei anche al trasporto merci se troppo lontani. Con la buona volontà e ascoltando i pareri di tutti si possono fare molte più cose e migliori, invece che calando i provvedimenti dall’alto senza alcun confronto!

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  19. Complimenti al moderatore dei commenti che non permette più di replicare ad alcuni mentre ad altri è consentito. Ho scritto 4 volte il messaggio di risposta a sperticato ma non viene pubblicato. Inoltre ancora stranamente cliccando “mi piace” su alcuni commenti si vede comparire temporaneamente un numero molto più alto che supera i “non mi piace” ma poi questo conteggio scompare dando sempre l’impressione che ottengono un maggior consenso i commenti favorevoli all’articolo quando invece è l’esatto contrario. Siete proprio di parte e non obiettivi. Evviva il giornalismo libero senza padroni!!

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    1. Ma lei pensa davvero che abbiamo il tempo di fare questi “giochini”? Cordiali saluti

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    2. Ne mancava solo uno, in attesa d’approvazione. Cordiali saluti

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