Ok al progetto esecutivo. Ma i dossi obbligano a rallentare anche chi non rispetta le regole, i semafori no
288mila 865 euro assegnati dal Ministero al Comune di Messina “per il miglioramento della sicurezza stradale dei pedoni”.
Il Servizio Mobilità Urbana, sentito l’assessore al ramo, ha trasmesso al Ministero il programma degli interventi da realizzare col finanziamento assegnato, quattro semafori a richiesta azionati dai pedoni: due in via Garibaldi (Largo Minutoli e chiesa di San Giuliano), uno in viale Gazzi (altezza mercato di villaggio Aldisio) e uno in via Consolare Pompea (altezza area giochi di Pace).
Lo scorso 21 novembre è stato nominato il responsabile unico del procedimento, il geometra Carmelo Pistone, che fa parte del Dipartimento Mobilità Urbana ed ha validato il progetto esecutivo il 5 febbraio, pochi giorni fa.
I due in via Garibaldi, in particolare, sono previsti lì dove al momento ci sono i dossi.
I pirati della strada che ignorano i semafori ma non possono ignorare i dossi
Garantire la sicurezza dei pedoni è ovviamente obiettivo primario ma, ci si chiede, si garantisce meglio con attraversamenti rialzati o con semafori a chiamata? Il dubbio resta, partendo dalla considerazione che i dossi obbligano tutti a rallentare mentre i semafori possono anche essere ignorati.
Gli automobilisti incivili possono essere multati, chiaramente, ma si tratta di una misura a posteriori e non di un deterrente assoluto perché l’incidente si rischia prima della sanzione.
Negli anni, proprio in via Garibaldi, sono stati registrati diversi passaggi a 100 km/h o anche più, a volte con esiti tragici. E questi pirati della strada non si sono lasciati scoraggiare dai semafori, ecco perché forse potrebbero essere più utili ostacoli fisici, come i dossi, che impediscano certi comportamenti.
Senza dimenticare che, come già capita su via Vittorio Emanuele o viale della Libertà, il semaforo veicolare resta rosso per un periodo di tempo, anche quando non attraversano pedoni. E così il traffico rimane fermo inutilmente, con aumento di code e inquinamento.
Per mia esperienza occorrono tutti e due i mezzi.
Quei pochi semafori a chiamata esistenti non sono sempre funzionanti.
Ottima l’ipotesi di installare semafori negli attraversamenti pesonali più pericolosi, però mi domando come mai ancora a distanza di 20 anni dall’inaugurazione della tranvia non siano stati messi in funzione tutti i semafori pedonali in prossimità della sede tranviaria. Ad oggi ne funzionano soltanto due (passeggiata a mare e fiera) entrambi in prossimità delle fermate
Si potrebbe creare un sottopasso che colleghi la piazza con la banchina del porto, evitando di paralizzare il traffico, abbassando drasticamente il rischio di incidenti pedone/ automobile
A Messina i semafori non servono a niente…..ci vogliono i dossi, possibilmente ancora più alti