Il rimedio arriva dopo il danno e oggi, con la nota protocollata al numero 73399, dall’assessorato regionale al territorio e ambiente, nello specifico dai dirigenti Rosaria Barresi, Salvatore Di Salvo e Salvatore Enea, è arrivata la tanto attesa firma sull’autorizzazione al dragaggio

La prima sabbia al porto di Tremestieri si era accumulata il mese scorso e aveva raggiunto livelli preoccupanti. Da qui erano partiti i solleciti alla Regione per ottenere la consueta autorizzazione al dragaggio, prima che si rendesse necessaria la chiusura di una delle due invasature. Appelli caduti nel vuoto, come accaduto spesso, e ieri si sono verificati i primi disagi.

Le invasature restano entrambe aperte ma la Comet ha comunicato l’impossibilità di utilizzarle in contemporanea ed è seguita la relativa ordinanza della Capitaneria di Porto. La logica conseguenza è un rallentamento delle operazioni: in pratica le navi che utilizzano lo scivolo 1, per evitare la “spiaggetta” sono costrette a spostarsi verso lo scivolo 2, che diventa utilizzabile solo nel momento in cui si libera il primo. Necessario il ricorso alle deroghe per utilizzare la rada San Francesco, che vuol dire tir in centro città, già da ieri sera.

Il rimedio arriva dopo il danno e oggi, con la nota protocollata al numero 73399, dall’assessorato regionale al territorio e ambiente, nello specifico dai dirigenti Rosaria Barresi, Salvatore Di Salvo e Salvatore Enea, è arrivata la tanto attesa firma sull’autorizzazione al dragaggio. “Si rilascia l’autorizzazione per lo sversamento – si legge – del materiale derivante dall’attività di dragaggio delle aree del porto di Tremestieri, nei tratti di spiaggia sommersa ubicati a nord dell’approdo in località Pistunina-Contesse”.

Già stamattina, quand’era emersa la consapevolezza che l’autorizzazione sarebbe arrivata a breve, l’Autorità Portuale aveva contattato i dragatori e ora attende di sapere la disponibilità del mezzo per avviare le operazioni. La speranza è che si possa iniziare già nel corso di questa settimana.