Baracche demolite a ottobre 2022 e lavori iniziati a fine maggio 2024. Dovrebbero durare nove mesi, così a marzo 2025, se i tempi verranno rispettati, via Macello Vecchio avrà tutto un altro volto.
Cos’è previsto
I lampioni saranno collocati lungo l’edificio del Buon Pastore, mentre verranno piantati alberi secondo le indicazioni della Soprintendenza. Poi la realizzazione di cordolature in pietra lavica in continuità con gli elementi in pietra già esistenti nella scalinata via Giacinto. Previste anche importanti opere di smaltimento acque meteoriche provviste di un’adeguata vasca di calma, posta in adiacenza alla via dei Pericolanti, al fine di regimentarne la portata.
Infine muretti di sbarramento e contenimento dei giardini della pioggia terrazzati, con rivestimento in quarzarenite, in luogo dei preesistenti in cemento.
I giardini della pioggia sono composti da piante, dalle lunghe radici, che assorbono l’acqua piovana e filtrano gli agenti inquinanti.
Il sopralluogo
Stamani un sopralluogo da parte del commissario al risanamento, Marcello Scurria. “Via Macello Vecchio, o Caravaggio, come il Consiglio comunale ha stabilito che si chiamerà, è un posto che trasuda storia – dice -. Tanti messinesi hanno visto il panorama dello Stretto da qui sopra e, affacciandosi, vedevano le baracche con l’amianto. Oggi non ci sono più, i lavori di riqualificazione sono in corso e sono certo che nel 2025 potremo inaugurare questo bellissimo posto che diventerà centrale per Messina, non solo per i turisti. Anche questo è risanamento”.