Saranno tolte tutte le ringhiere e le cancellate dal portale, poi anche lato mare e, almeno per alcuni tratti, sul viale della Libertà
Il progetto dei padiglioni vincolati, quello del terminal crociere e quello dell’ex Teatro in Fiera. Per quest’ultimo è una fortuna, perché ha consentito di cambiare in corsa, ma sono tre progetti rimasti incompleti o neppure partiti, a causa di contese giudiziarie. E qualcuno teme che… non ci sia tre senza quattro.
Il progettista del nuovo quartiere fieristico, l’architetto Giovanni Lazzari, è invece ottimista. “E’ un caso diverso perché non ci sono manufatti da costruire, non è un progetto difficile da realizzare. Servono solo due pareri, quello paesaggistico della Soprintendenza, e quello del Demanio, che già hanno apprezzato il progetto in fase di redazione”.
Il rapporto col mare
Qual è l’idea alla base? “Il recupero del rapporto col mare, eliminando le cesure che ne impediscono la vista – spiega Lazzari -. Si parte con il conferimento in discarica dei detriti dell’ex Teatro, poi l’abbattimento dei capannoni 16 e 18, gli ultimi in fondo lato Giostra. 16mila metri cubi di demolizioni che liberano 2500 metri quadri”.
Via le recinzioni
Via anche le recinzioni al “confine” con la Passeggiata a mare, per creare un percorso continuativo, resterà solo il portale. “Da qui il via a un percorso centrale a verde, con parco giochi per bambini, area attrezzata per attività sportive, una lunga striscia alberata, un piccolo specchio d’acqua con dentro piante, un ponticello. L’area sarà ricca di panchine, per uno sviluppo di 600 metri lineari su più file. Alcune saranno in muratura, rivestite con pietra di Modica o perlato di Sicilia, altre da arredo urbano ma sempre con stile ed eleganza, che si sposano con l’ambiente”.
Aree verdi e sportive
La concessione per il centro vaccinale è in scadenza e non sarà rinnovata. “Quell’area sarà un polmone verde – prosegue il progettista – con un campo di basket, uno di bocce e un’area per sgambatura cani. Ci saranno anche arredi congeniali per l’utilizzo dell’area da parte degli anziani. Tutta la zona sarà dotata di videosorveglianza e wi fi”.
L’affaccio a mare
Poi la parte più bella, quella sul mare, la cui vista è da sempre celata da un’orribile alta recinzione e da una ventina di alberi. Sia la recinzione sia gli alberi saranno eliminati. “Forse sarà realizzata una leggerissima ringhiera che non impedirà per nulla la vista. Ci saranno sedili senza alcuna barriera davanti e una fascia di prato inglese. Gli alberi che saranno tolti, invece, non hanno nessuna valenza. In cambio andremo a mettere, su tutta l’area, 6.088 piante. Lì saranno realizzate tre balconate, che non avranno neanche bisogno di soluzioni di difesa perché in una zona in cui non si è mai registrata erosione costiera, grazie alla presenza dei massi frangiflutto”.
Viale della Libertà
Vie le recinzioni all’ingresso lato Passeggiata, via quelle lato mare, via (in parte) anche quelle sul viale della Libertà. “Verranno eliminate le ringhiere in corrispondenza dell’ex Teatro in Fiera e nella parte finale lato Giostra, quella parte sarà in continuità col marciapiede – conclude l’arch. Lazzari -. Nella parte centrale, invece, per il momento resteranno perché quest’area non è inclusa nel progetto ma rientra tra gli interventi successivi”.
Un bel progetto, un polmone verde in città, dedicato a tutti grandi, piccoli, sportivi e non, agli animali domestici. Sarebbe opportuno inserire nel progetto anche le unità di personale che dovranno occuparsi della pulizia, manutenzione e controllo dell’area. grazie
Perchè solo due edifici? Gli altri sono vincolati perchè storici? Tutto giù, non servono a niente. Diamo spazi alla cittadinanza che è stata derubata da decenni da una opera inutile, chiusa alla fruizione dei cittadini per 300 giorni l’anno. Muniamo tutto però di vigilanza continua, altrimenti va a finire come alla passeggiata, scorrimento di motorini, biciclette, cani senza guinzaglio etc. per non parlare dell’immondizia che molti messinesi DOC lasceranno indisturbati per terra.
Progetti di qua, progetti di là, ma rimane tutto immutato. Se andassero in porto la metà dei progetti presentati al comune di Messina, vivremmo in un contesto decisamente più piacevole, ma purtroppo c’è sempre qualche cavillo burocratico che ne rallenta la realizzazione o fa finire tutto nel dimenticatoio.
Aree verdi,parchi,ponti, porticcioli, abbelliscono la città,creano turismo e posti di lavoro e migliorano la qualità della vita. Bisogna lavorare per far tornare Messina un gioiello come lo era un tempo.
Al momento ci sono solo chiacchiere,dalla fontana di Orione ( impacchettata da anni) ,alla real Cittadella per non parlare del ponte sullo stretto.
Saluti.