Le operazioni impediranno l’utilizzo di una delle due invasature e saranno necessarie deroghe per l’utilizzo della rada San Francesco, col conseguente passaggio dei tir in città. Ma i disagi dovrebbero essere limitati a quattro giorni
Il rimedio dopo il danno. I solleciti alla Regione erano partiti almeno un mese fa ma l’autorizzazione al dragaggio del porto di Tremestieri è arrivata solo mercoledì scorso. Dal giorno prima, le due invasature sono fruibili solo in via alternata e la logica conseguenza è un rallentamento delle operazioni: in pratica le navi che utilizzano lo scivolo 1, per evitare la “spiaggetta”, sono costrette a spostarsi verso lo scivolo 2, che diventa utilizzabile solo nel momento in cui si libera il primo. Necessario il ricorso alle deroghe per utilizzare la rada San Francesco, che vuol dire tir in centro città.
La buona notizia è che il dragaggio inizierà già domani e durerà quattro giorni, al termine dei quali le due invasature potranno tornare fruibili a pieno regime. In questo breve periodo, però, la situazione tir peggiorerà perché, per consentire il dragaggio, sarà necessario chiudere al traffico navale una delle due invasature.
“La draga arriverà domenica ed inizierà subito per liberare la parte che impedisce l'uso del secondo scivolo – dice l’amministratore della società concessionaria Comet, Ivo Blandina -. Ha una capacità di dragare 3 o 4mila metri cubi di sabbia al giorno, quindi può lavorare in tempi rapidi e liberare tutto”. Al momento, in porto, sono accumulati circa 10mila metri cubi di sabbia, per cui le operazioni potrebbero concludersi già mercoledì.
L'ORDINANZA DELLA CAPITANERIA DI PORTO (IN ALLEGATO)
E' la numero 135 del 2016 e prevede che la sabbia sia depositata nel tratto di spiaggia a circa 1,2 chilometri a nord dell'approdo, ad esclusione delle foci delle fiumare. Dalle 6 alle 23 di domenica il porto resterà chiuso, tranne che al motopontone Adriatico. Dalle 23 fino al termine dei lavori sarà aperto al traffico navale solo lo scivolo 1, mentre lo scivolo 2 sarà "dedicato" alla draga.
(Marco Ipsale)
Mentre ad Amsterdam ,sotto il livello del mare e con l’oceano di fronte, si continua ad aumentare la superficie dell’area portuale strappando e allargando i bacini di attracco dalle nostre parti in uno stretto di mare dove attraccano due dico due “zattere” si assiste sistematicamente all’insabbiamento delle aree di attracco. Questo nostro essere scarsi oltre ogni limite ci farà semplicemente rimanere fuori dal mondo.
Mentre ad Amsterdam ,sotto il livello del mare e con l’oceano di fronte, si continua ad aumentare la superficie dell’area portuale strappando e allargando i bacini di attracco dalle nostre parti in uno stretto di mare dove attraccano due dico due “zattere” si assiste sistematicamente all’insabbiamento delle aree di attracco. Questo nostro essere scarsi oltre ogni limite ci farà semplicemente rimanere fuori dal mondo.
Ma ancora non si è capito che il porto li non si doveva fare? Si insabbierà sempre,è il normale movimento delle masse sabbiose spostate dal mare.
Ma ancora non si è capito che il porto li non si doveva fare? Si insabbierà sempre,è il normale movimento delle masse sabbiose spostate dal mare.