Formica ha spiegato che sono emersi "i limiti e le criticità del sistema di viabilità previsto nel PUT"; ma le opposizioni lo accusano di averlo disatteso. Inoltre, non è chiaro con quali atti amministrativi siano state decise le modifiche

Il sindaco Giovanni Formica ha inviato un atto di indirizzo al dirigente del 3° settore, col quale chiede di dare immediato avvio al processo di revisione del Piano Urbano del Traffico, con la predisposizione dei necessari atti amministrativi.

“A distanza di un mese dall’avvio della sperimentazione del sistema di viabilità previsto nel Piano Urbano del Traffico nel centro storico della città” – scrive il sindaco – “emergono chiaramente i limiti e le criticità di quella programmazione. In particolare, l’interdizione al transito veicolare del lungomare Garibaldi, con l’istituzione dell’isola pedonale, pur condivisibile nello spirito, ha rivelato l’insufficienza della rotatoria realizzata di recente all’intersezione di Piazza Roma, ad accogliere i consistenti flussi di veicoli provenienti dalla via C. Colombo, con l’ovvia conseguenza che, specialmente nelle giornate festive e alle ore di punta, si registrano ingorghi che creano disagi agli automobilisti e rendono meno vivibile la città. Alla luce di questa inconfutabile analisi, più che opportuna si è rivelata la scelta di non aprire al doppio senso di marcia la detta via C. Colombo”.

Il sindaco sembra aver capito che le modifiche alla viabilità richiedono una programmazione organica, supportata da tecnici: “Quanto accertato rende ineludibile acquisire puntuale relazione tecnica sulla situazione attualmente in essere, e dare immediato avvio al processo di revisione del Piano Urbano del Traffico, con la predisposizione, da parte di codesto settore, dei necessari atti amministrativi. In prospettiva, ad avviso dello scrivente, sarà opportuno, tra l’altro, sottoporre alla valutazione dei tecnici l’ipotesi di modificare le previsioni relative alla via C. Colombo, eliminando definitivamente la possibilità di transito nei due sensi di marcia e considerando la realizzabilità, sotto il profilo tecnico, di una corsia dedicata che consenta l’immissione diretta dei veicoli sulla la via Umberto I, senza impegnare la rotatoria”.

Le ulteriori modifiche hanno lasciato perplessi gli oppositori del sindaco: “Il punto fermo rimane l’isola pedonale, non prevista nel PUT” – scrive Pippo Midili – “ma anche tutte le altre modifiche non sono affatto previste nel Piano Urbano del Traffico”. Non è chiaro, poi, con quali atti amministrativi sia stato dato corso alle modifiche: mancano infatti delibere, ordinanze o determine che le pongano in atto, e sul tema diversi consiglieri hanno presentato un’interrogazione; a disposizione della collettività sono solo le due ordinanze sindacali riguardanti l’istituzione dell’isola pedonale. Per le opposizioni, dunque, è addirittura probabile che le modifiche decise dall’amministrazione siano illegittime.

Giovanni Passalacqua