L'incarico ai progettisti esterni era stato revocato nel 2017, dopo vent'anni. Ce ne sono voluti altri due per il nuovo progetto esecutivo e l'iter burocratico non si è ancora concluso
Il Comune di Messina aveva affidato il piano a due progettisti esterni il 1. aprile 1997 per poi revocarglielo il 28 febbraio 2017, vent’anni dopo. Vent’anni, ora diventati ventitré, nei quali Orto Liuzzo ne ha atteso invano la realizzazione, per avere una viabilità sicura.
Dopo la lunghissima storia che abbiamo raccontato sul nostro giornale, quali sono stati i passaggi successivi? Il 24 aprile 2017 l’incarico per la redazione del progetto esecutivo è stato affidato all’ufficio tecnico comunale.
Il 28 gennaio 2019 sono stati avviati gli espropri, il 18 febbraio è arrivata una memoria da parte di una delle ditte interessate, riscontrata dall’Ufficio tecnico comunale il 2 maggio, senza più alcuna osservazione. Il 26 giugno è stata presentato il progetto esecutivo, l’11 settembre è stato acquisito il parere della Soprintendenza (quello del Genio Civile era già stato rilasciato il 15 febbraio 2012), il 14 ottobre il progetto è stato validato dalla responsabile unica del procedimento, geometra Pasqua Pizzurro, e trasmesso dall’Ufficio tecnico comunale il giorno dopo.
Perché si potesse apporre di nuovo il vincolo subordinato all’esproprio, essendo ormai scaduti i vincoli del “piano”, e dichiarare la pubblica utilità, era indispensabile l’approvazione del progetto rielaborato da parte del Consiglio comunale.
Così il 27 novembre il dirigente Antonio Amato ha dato parere favorevole di regolarità tecnica all’apposita proposta di delibera, che il 19 dicembre è stata protocollata. E’ la numero 7 del 7 gennaio 2020, approvata all’unanimità dei presenti (21 più il presidente) del Consiglio comunale lunedì scorso, 3 febbraio. Ora la gara d’appalto è finalmente più vicina.