Il sindacato chiede un'accelerata per "salvare" l'estate
MESSINA – “Come volevasi dimostrare, ancora una volta, le nostre reiterate e dettagliate denunce pubbliche in merito alle concrete prospettive del cantiere del viadotto Ritiro e al cronoprogramma relativo alla conclusione dell’opera si sono dimostrate totalmente fondate ed ineccepibili”.
Lo dicono Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica.
Continuano i sindacalisti: “Avevamo, infatti, evidenziato con dovizia di particolari che il mese di febbraio 2024 strombazzato come data di chiusura dell’opera era da considerare una macroscopica fake news. I fatti ci hanno dato ampiamente ragione e, purtroppo, oggi dobbiamo affermare che anche l’annuncio relativo alla previsione dell’ennesima nuova data di chiusura dell’opera prevista per giugno 2024 è, stante l’attuale situazione del cantiere, assolutamente irrealizzabile. Infatti, alla data odierna, gli operai impegnati nelle lavorazioni del cantiere sono soltanto 17 e se, a strettissimo giro, non aumenterà sensibilmente la forza lavoro sarà impossibile concludere i lavori del viadotto Ritiro entro il mese di giugno prossimo. Pertanto, al netto delle chiacchere e anche al fine di evitare l’ennesima estate disastrosa ai cittadini messinesi, è indispensabile che il Cas non si giri dall’altra parte e faccia le dovute pressioni sulla Toto costruzioni per avere chiarezza e risposte concrete. Tutto il resto sono soltanto annunci vuoti e slegati dalla realtà: la conclusione del viadotto Ritiro entro giugno 2024 passa da un impegno straordinario caratterizzato dalla presenza di un numero importante di lavoratori che, certamente, non può essere quello attuale che, appunto, è di 17 operai assunti nel cantiere del viadotto”.
Ma, la pazienza di noi utenti di questa autostrada, gestita in maniera inqualificabile da questo Consorzio, che in un Paese civile sarebbe stato sciolto parecchi anni fa per manifesta “mala gestio”, al di là delle indagini e processi penali che hanno coinvolto diversi Tecnici dell’Ente, ormai ha raggiunto livelli massimi di intollerabilita. Si spera che il Prefetto convochi l’impresa Toto, affidataria dei lavori per sollecitarla a potenziare il numero del personale impiegato e concludere i lavori nel più breve tempo possibile, e ponga fine allo stillicidio, di chi per lavoro, o per altre ragioni, deve rimanere disgraziatiamente rimanere in fila indiana, aspettando i comodi di questa impresa, che dovrebbe avere anche un minimo di decenza per ultimare questi lavori e consegnarli al Consorzio, che se mi legge, batta un colpo!
Cas da chiudere, subito.
Il fallimento della politica e dello stato.
Sindaci,assessori e prefetti che in tutti questi anni sono stati passivi a guardare mentre una città subiva.
Ps……..nei parcheggi della litoranea nessuno lavora.
Basile,Mondello,Croce………la colpa sarà sempre degli altri quando anche questa estate resteranno chiusi.
Entro giugno, Ma di quale anno si parla?
Leggo 30-04-2016 “È stato dato il via libera alla firma. «Sono fiducioso – ha continuato Paraci – che Toto riesca anche a completare l’opera prima degli 850 giorni previsti”. Ma dai alla fine solo sono in ritardo di 6 anni sulla tabella di marcia. Ci rifaremo con il ponte , penso che tra 500 anni sarà realizzato. Alla fine dobbiamo essere fieri che quest’anno Messina registra la posizione migliore in Sicilia, col 90esimo posto. Consiglio ai giovani , scappate e non voltatevi indietro