Interventi dell’associazione “Officina delle Idee” e delle Rsu Cgil di palazzo Zanca
Si moltiplicano gli atti di solidarietà nei confronti delle lavoratrici del settore servizi sociali dopo la minaccia di denuncia del sindaco Buzzanca, che ha scatenato le sue ire anche contro la segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocé, considerata la “sobillatrice” delle dipendenti e per questo accusata dal primo cittadino di una nuova tipologia di reato, lo “stalking politico”. Dopo gli interventi dei giorni scorsi a firma anche del capogruppo del Pd Felice Calabrò e del segretario del Pdci Enzo Bertuccelli, arrivano in supporto della collega Crocé anche i componenti Rsu Cgil di Palazzo Zanca: Giuseppe Previti, Giorgio Palma, Filippo Alessi, Giovanni Chillè, Otello Lo Prete, Giuseppe Miragliotta, Giuseppe Sgroi e Paolo De Domenico, che esprimono piena vicinanza alla sindacalista per il lavoro svolto in difesa dei diritti dei lavoratori, che si dicono certi proseguirà con l’intenzione di risolvere le vertenze che attualmente, scrivono le Rsu, riguardano una vasta platea di dipendenti precari e a tempo indeterminato.
In campo scende però anche l’associazione “Officina delle Idee”: “Fuggendo dal confronto, Buzzanca si comporta come un cliente che ha ritirato della merce senza averla ancora pagata. Certamente, l’incontro ripetuto col proprietario del negozio gli causerà uno stato di ansia, e lo indurrà a cambiare strada, ma ad essere in difetto è il negoziante o il cliente? Oh come potrebbe girare tranquillo per la città Buzzanca, se solo la sua amministrazione pagasse regolarmente gli stipendi che deve. Si guardi allo specchio Buzzanca – si legge nella nota – prima di evocare fantasiose querelle-boomerang ed eviti di utilizzare, ancora una volta, il collegio di difesa del Comune per pretestuosi tentativi di fuggire le proprie responsabilità. Le lavoratrici dei servizi sociali e la responsabile del settore “Funzione Pubblica” della CGIL, Crocè, potrebbero far valere nei suoi confronti la medesima imputazione di stalking, certamente con maggior probabilità di successo, essendo lui il responsabile della giunta che genera, coi propri atteggiamenti amministrativi, “ansia e paura” in loro e nelle loro famiglie. Come cittadini – siamo vicini alle ansie, alle preoccupazioni e ad ogni forma di civile rivendicazione delle lavoratrici dei servizi sociali e di tutti i lavoratori che, a fronte delle proprie prestazioni, non vedono riconosciuto l’elementare diritto allo stipendio.”
Domani intanto le lavoratrici osserveranno due ore di sciopero a fine turno per garantire comunque il servizio e per i prossimi giorni annunciano un presidio permanente.