I lavori non potranno partire prima della discussione sul merito del ricorso della seconda classificata, che avverrà a marzo. Ma intanto i lavori non potrebbero partire a prescindere. Manca ancora l’indicazione della necessaria stazione appaltante. Il consigliere comunale Salvatore Ruello interroga il commissario del Comune, Luigi Croce
E’ l’opera che dovrà liberare definitivamente il centro città dal traffico pesante. 80 milioni in cassa, progetto esecutivo pronto, lavori affidati il 9 marzo dello scorso anno alla Sigenco. Ma il solito balletto dei ricorsi si è già abbattuto sull’opera e il primo anno è andato via. Fino al 16 marzo, infatti, data in cui verrà discusso definitivamente il ricorso della seconda classificata, la Coedmar, tutto rimarrà fermo.
Ma il problema ricorsi non è l’unico a impantanare l’opera. Da mesi, infatti, l’Autorità Portuale lamenta il fatto che la Protezione Civile nazionale non ha ancora indicato una stazione appaltante e dunque i lavori non sarebbero potuti partire a prescindere.
A questo punto, in attesa del 16 marzo, è necessario che venga consumato questo passaggio, per non ritrovarsi a doverlo affrontare dopo e dover perdere altro tempo prezioso. A ricordarlo, oggi, è il consigliere comunale Salvatore Ruello, che ha inviato una nota al commissario del Comune, Luigi Croce.
Ruello pone a Croce tre questioni:
1) “E’ stata avviata una corrispondenza col Governo per sapere se il ruolo di stazione appaltante verrà svolto dal Comune di Messina o da un altro ente?”
2) Sono stati effettivamente trasferiti i soldi alla stazione appaltante? Se sì, come e quanti ne sono stati spesi?
3) Alla luce della situazione in cui si trova, può il Comune assumere il ruolo di stazione appaltante o sarebbe il caso di chiedere il trasferimento di competenza ad altro ente qualificato quale il Genio Civile o la Prefettura?”
Il consigliere chiede allora al commissario Croce che “si attivi presso gli organi di Governo affinché prima possibile venga prorogata l’ordinanza, che faccia chiarezza sulla possibilità o meno che il Comune faccia fronte ad impegni precedentemente assunti e che si accerti sull’utilizzo delle somme che sarebbero state trasferite al Comune”. (Ma. Ip.)
E l’impatto ambientale di quest’opera dov’è?… E la studio di fattibilità della struttura costiera?… Ci rendiamo conto che l’opera varierà l’assetto orografico della costa non solo in loco ma anche nell’arenile vicino.La morfologia della costa ha già subito notevoli stravolgimenti terrifichi con prolungamenti verso sud del materiale di battigia e arretramenti costieri verso nord, ma questo non interessa nessuno……. non vedo l’interessamento dell’organo che ha la titolarità in loco che è la Capitaneria di Porto: Necessaria è una vigilanza attenta per la salvaguardia di tutta la zona marina che è di alto pregio ambientale ed unica zona di affaccio al mare per la cittadinanza
che risiede a Tremestieri.