Giaquinta fa il bilancio di due anni di attività segnati da Pandemia e Bandiera blu. Ma lancia anche un duro monito alle istituzioni più alte e chiede di essere sentito dal prefetto. Ecco perché
ALI’ TERME – “Ho portato all’attenzione delle più alte cariche istituzionali (presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, ministero dell’Interno, presidente della Regione, Prefetto, sindaco metropolitano di Messina e Anci) la grave difficoltà in cui mi trovo ad operare. Il sindaco si trova quotidianamente travolto dalla burocrazia, con pochissimi strumenti a disposizione”. A lanciare il grido d’allarme è il primo cittadino di Alì Terme Carlo Giaquinta nel corso della conferenza stampa per i due anni di attività amministrativa. Un biennio segnato dalla Pandemia e dalla conquista della Bandiera blu. Alì Terme è stata l’unica new entry siciliana nel 2020. Il sindaco, Carlo Giaquinta, lo ricorda nel corso dell’incontro con i giornalisti per tracciare un bilancio del lavoro svolto. Ma anche, e soprattutto, per lanciare un appello alle altre istituzioni, quelle che stanno più in alto, e richiamare “l’attenzione sulle problematiche che attanagliano il territorio attraverso una dettagliata analisi, punto per punto”. Il riferimento è a questioni ataviche “che mettono a repentaglio la sicurezza della comunità e non consentono di pianificare lo sviluppo economico e sociale del paese”. Il sindaco di Alì Terme ha chiesto di essere convocato dal prefetto di Messina “insieme agli enti interessati, per manifestare il malessere e trovare delle risposte, precise e corredate da cronoprogramma”.
Giaquinta fa qualche esempio. “Da un decennio – spiega – nonostante i solleciti formali fatti da chi mi ha preceduto e dal sottoscritto, non abbiamo date precise in merito alla rimozione dei materiali depositati nel torrente Fiumedinisi provenienti dalla disastrosa alluvione che l’1 ottobre del 2009 ha colpito Scaletta e Giampilieri. Non abbiamo notizie precise sulla messa in sicurezza di via Mastro Guglielmo. Per non parlare del ponte sulla Statale 114 che collega Alì Terme e Nizza di Sicilia”. Chiuso da anni.
“Basta – tuona nell’aula consiliare il sindaco – non tollererò più questa staticità. Ho deciso di intraprendere delle azioni forti, nei limiti che mi sono consentiti dalla legge – incalza Giaquinta – rivendicando il mio ruolo, prima di arrivare alla conclusione che il sindaco è un parafulmine delle inefficienze istituzionali”. Parole forti, che esprimono lo stato d’animo dell’intera amministrazione comunale aliese. “Vogliamo guardare alla crescita del paese con serenità – conclude il sindaco – pianificando lo sviluppo del territorio. Chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di farlo”.