Una candela accesa e la bandiera del Santo i suoi simboli. Il messaggio ai cittadini di sindaco e parroco. COLLEGAMENTO VIDEO DA PIAZZA DURANTE
LETOJANNI – La bandiera di S. Giuseppe sui balconi. E una candela accesa dietro ogni finestra. Sono i segni che caratterizzano i giorni della festa del Patrono al tempo del coronavirus. Il paese è deserto. I tavolini vuoti sotto il sole in piazza Durante, con le sedie sopra, capovolte, infondono tristezza. Le porte della chiesa, che nei giorni a ridosso della festa patronale si spalancavano ai fedeli, sono chiuse.
La festa di S. Giuseppe ha segnato e segna la storia di Letojanni e dei letojannesi che in questi giorni, nonostante l’isolamento, si sentono più uniti che mai. Anche grazie alla tecnologia. Lo stanno facendo in occasione del Novenario che si concluderà domani (mercoledì) e lo faranno il giorno della celebrazione del Patrono, il 19 marzo. Domani, giorno di Vigilia, i fedeli potranno seguire da casa, sulla pagina facebook della parrocchia, il Rosario, la novena e la Messa prefestiva che sarà celebrata da padre Pino Gentile. La diretta inizierà alle 17,30. Alle 21, è in programma l’Adorazione eucaristica. Giovedì, giorno della solennità di S. Giuseppe, alle 18 Messa e affidamento di Letojanni a S. Giuseppe e, alle 21, il Santo Rosario.
Il messaggio del Governatore della Confraternita S. Giuseppe
Il messaggio integrale del governaroe della Confraternita S. Giuseppe, Giovanni Gatto: “Care consorelle e cari confratelli in questi momenti difficili che la vita ci sta ponendo, vi esorto con tutta la fede cristiana e l’amore e devozione che ho per San Giuseppe ad invocare la protezione e la guarigione per tutti gli ammalati, il personale medico e le nostre famiglie.
Per questo vi chiedo di far sentire viva e forte la nostra presenza nella comunità, esponendo le bandiere di San Giuseppe già dal 18 marzo e di accendere una candela dietro la finestra. Tutto quale ringraziamento per l’intercessione di Gesù. Fraterni saluti”. Il MESSAGGIO ALLA COMUNITA’ DEL SINDACO, ALESSANDRO COSTA E DEL PARROCO, DON PINO GENTILE