Abbiamo incontrato il magistrato in occasione delle sua visita a Messina per presentare il suo ultimo libro. ALLEGATO IL VIDEO CON L’INTERVISTA
"Troppe coincidenze. Mafia politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute". E’ questo il titolo del secondo ed ultimo libro scritto da Giuseppe Ayala, pubblico ministero a Palermo negli anni del maxiprocesso e uomo vicino a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel suo saggio, l’ex pm mette insieme le tante coincidenze che, soprattutto dal 1992 in poi , legano fatti di mafia ad avvenimenti politici.
Nel libro, Ayala si definisce «testimone diretto» sia della strage di Capaci – nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesco Morvillo e gli uomini della scorta- che di quella in via di D’Amelio, con l’attentato a Borsellino e la sua scorta. In occasione della sua ultima visita a Messina, abbiamo incontrato il magistrato, oggi consigliere presso la Corte di Appello dell'Aquila dopo una lunga attività da parlamentare, per parlare di alcune di quelle coincidenze che lui cita nel libro, ma in generale del rapporto perverso che lega mafia e politica.
«Nella mafia –spiega a un certo punto Ayala – c’è una voglia smodata, quasi patologica , di ssicutari picciuli e potere». Sarà questo che accomuna i due mondi , solo apparentemente distanti e inconciliabili tra loro?
ALLEGATO IL VIDEO CON L’INTERVISTA
Se non ricordo male ho letto in qualche giornale che questo Sig. Ayala, è quell’ex magistrato diventato politico e che critica l’utilizzo delle scorte per i magistrati minacciati da cosa nostra….. mi chiedo questi magistrati minacciati invece di cercare “le verità” devono tutti entrare in politica? Venderà pochi libri gli italiani leggono e non dimenticano….