Al Palacultura iniziativa organizzata dalla consulta provinciale degli studenti. Esposta anche la macchina guidata da Falcone nel giorno della strage di Capaci che verrà definitivamente trasferita a Palermo. Ma c’è chi si oppone…
Non se ne parlerà mai abbastanza. E solo se lo si farà con convinzione, si potrà avere la speranza che qualcosa cambi. Perché la mafia e tutto ciò che le ruota intorno ha bisogno di essere raccontato e conosciuto per essere sconfitta. Esattamente come avvenuto durante la manifestazione “Cento passi tra arte e legalità”, promossa dalla Consulta provinciale degli studenti, tenutasi al Palacultura. A prendervi parte anche il Prefetto dott. Alecci, il Questore di Messina dott. Gugliotta, Dario Montana di Libera Sicilia (fratello di Beppe Montana vittima della mafia). L’iniziativa, organizzata in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato e Aldo Moro, è stata un’occasione di confronto per i ragazzi, per coloro che rappresentano il domani. Un domani che per essere migliore non può prescindere dalla conoscenza del passato, per non commettere gli stessi errori.
Una tappa importante sarà rappresentata anche dalle celebrazioni che si terranno il prossimo 23 maggio per l’anniversario della morte di Giovanni Falcone. E ieri al Palacultura un piccolo pezzo di quella tragica pagina di cronaca lo si è potuto vedere in “carne e ossa”. L’associazione AddioPizzo che ha aderito all’’iniziativa, ha ottenuto dal questore Gugliotta di poter esporre, dalle 9 alle 18, la macchina condotta da Giovanni Falcone nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.
L’auto di Falcone era conservata all’autocentro della Polizia di Messina ma sarà trasferita definitivamente a Palermo entro il 23 maggio, in occasione appunto delle commemorazioni previste nel capoluogo siciliano. Pertanto, con grande rammarico da parte della città, è stata la prima ed ultima volta che potrà essere esposta a Messina.
E proprio su quest’ultimo aspetto, interviene il leader del movimento “Nonvioletno” Renato Accorinti, che ha riproposto la lettera, datata 2005, con cui si chiedeva di poter esporre stabilmente, in una piazza simbolo della città di Messina, l’auto della strage di Capaci. Ciò affinché questo simbolo della violenza stragista mafiosa, possa essere da stimolo quotidiano, per le coscienze di una intera comunità, a ribellarci. “L’appello – ribadisce Accorinti – è rivolto a tutti i cittadini perché aderiscano alla proposta”.
(FOTO STURIALE)
giusto quello che dice Accorinti ma Messina che c’entra con Falcone????? La sua città era Palermo quindi più giusto farla a Palermo.
A prima vista a messina non esiste mafia……in realtà la mafia non è lontana da Messina….anzi…. Palermo da un lato….Catania dall’altro…..e Messina in mezzo….in mezzo alla potente mafia di queste due città….