Una di queste si trovava addirittura nell'area del Capo, per la quale si vorrebbe ottenere il riconoscimento di Area Marina Protetta. Nella giornata di ieri la GC ha inoltre soccorso una barca che si era spiaggiata ai laghetti di Marinello
Sono giorni di intensa attività per la Guardia Costiera di Milazzo. Il Corpo ha ritrovato ieri ben tre reti da pesca illegali, in quanto non riportanti la sigla identificativa, in violazione alle vigenti normative nazionali e comunitarie. Si tratta, nello specifico, di una rete da posta tipo “tremaglio” dalla lunghezza pari a 300 metri circa e un’apertura maglia di varie misure, ritrovata nello specchio acqueo antistante “Punta Mazza”, a levante della penisola di Capo Milazzo; una rete da posta da “imbrocco” avente una lunghezza di circa 500 metri, ritrovata nei pressi della foce del Torrente Mela nel Comune di Barcellona; e una rete tipo “palangaro da fondo” avente lunghezza 200 metri circa e munito di 50 ami, ritrovata nello specchio acqueo antistante la città del Longano.
Sempre nella giornata di ieri, in serata, una imbarcazione di circa 10 metri con 2 persone a bordo, per cause in corso di accertamento, si è spiaggiata nei pressi della Riserva naturale orientata dei Laghetti di Marinello, nel Comune di Oliveri. Per fortuna non si sono registrati feriti, nè danni all’imbarcazione o fuoriuscite di carburante. Dopo aver verificato che non vi fosse stato inquinamento, la GC ha autorizzato la rimozione dell’imbarcazione, consentendo ai passeggeri di tornare a casa in autonomia.
Giovanni Passalacqua