Le fiamme sono state domate nel giro di poco tempo grazie all'intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco di Messina. L'episodio si è verificato intorno alle 20. L'amarezza corre su Facebook per quegli interventi di bonifica iniziati a giugno ma non portati a termine per la presenza di una porzione dell'area di proprietà privata.
Sono stati attimi di intensa paura quelli vissuti in serata in zona Tirone quando, intorno alle 20, qualcuno ha volontariamente dato fuoco all'immondizia presente nell'area rischiando di provocare un incendio di ben vaste proporzioni. Tempestivo l'arrivo di una squadra dei Vigili del Fuoco di Messina che, in poco meno di un'ora, è riuscita a domare le fiamme evitando che le stesse si propagassero nelle zone circostanti. Fortunatamente non si è reso necessario nessun intervento di evacuazione delle abitazioni circostanti in quanto i pompieri sono riusciti velocemente a circoscrivere e spegnere. Intorno alle 21, infatti, l'emergenza è rientrata senza gravi conseguenze. Quel che è certo, però, è che ancora una volta Messina ha rischiato di rimanere vittima dell'azione consapevole di qualcuno. Soltanto una settimana fa, un vasto incendio doloso aveva raso al suolo diverse aree verdi di Tremonti e dell'Annunziata spingendosi fin nelle zone di Forte San Jachiddu e minacciando diverse abitazioni. Anche in questo caso, così come confermato, ad appiccare le fiamme è stata la mano di un uomo, o più uomini.
L’incendio al Tirone ha immediatamente riacceso i riflettori sulla necessità di bonificare quell’area, un progetto che lo scorso mese di giugno il Comune, insieme al Consiglio della IV Circoscrizione e a Messinambiente, aveva iniziato a portare avanti (vedi articolo correlato). C’è però una porzione di quella zona che è di proprietà del Terzo Ordine Francescano, si tratta proprio dell’area che stasera è stata colpita dalle fiamme. Proprio in occasione di quei primi interventi di pulizia il Comune aveva deciso di far redigere una perizia a Messinambiente per quantificare il costo degli interventi, che dovevano essere sostenuti dall’Ordine. Ma da allora nulla è cambiato. E l’amarezza corre sui social network. “Purtroppo l'avevamo previsto. Attendere ulteriormente che i legittimi proprietari si decidano a mettere in sicurezza l'area di loro pertinenza è assolutamente inutile. Ribadiremo con forza la richiesta al Sindaco di emettere l'ordinanza necessaria per agire in danno. Il Terzo Ordine aveva dato la disponibilità ad intervenire ma, come avevamo preventivato, il costo del lavoro, 30.000 euro, è molto oneroso e, ad oggi, nulla si è mosso” ha scritto su Facebook il presidente della IV Circoscrizione Francesco Palano Quero.
In un altro post l’esperto del Sindaco, Luciano Marabello, che nei mesi scorsi aveva seguito in prima persona il caso Tirone, indica la strada da seguire in casi come questo. “Occorre agire, studiare alcuni atti amministrativi esemplificativi delle città italiane Milano Torino e Napoli. Napoli più di altre in una delibera mette mano anche sugli spazi ed edifici privati abbandonati. Se un bene privato è in abbandono, e questo abbandono procura grave danno e pericolo alla pubblica incolumità, bisogna imporre una soluzione. In quella delibera prevedono che il sindaco dopo aver accertato lo stato di perpetuato abbandono invita il proprietario con un atto notificato a ricostituire una funzione sociale sul bene, dopodiché quest’ultimo ha 150 giorni per rispondere, altrimenti si procede con la diffida a presentare le proprie deduzioni entro 60 giorni. In caso di riscontro negativo l’amministrazione comunale procederà all’acquisizione del bene decidendone la destinazione d’uso e senza dover erogare un risarcimento al legittimo proprietario se lo stato di abbandono è certo” scrive Marabello. Di certo c’è che l’incendio di questa sera per fortuna non ha provocato conseguenze gravi, adesso però è necessario intervenire per evitare che accada ancora.
Ve.Cro. – F.St.
Mi raccomando messinesi non denunciate e non linciate questa gente..a furia di bruciare non solo si crea danno all’ambiente col rischio di dissesto quando piove e poi si piangono i morti ma anche un inquinamento non da poco con l’aria che viene respirata…..
Mi raccomando messinesi non denunciate e non linciate questa gente..a furia di bruciare non solo si crea danno all’ambiente col rischio di dissesto quando piove e poi si piangono i morti ma anche un inquinamento non da poco con l’aria che viene respirata…..