In settimana l'attaccante Plescia e il ds Roma hanno rilasciato dichiarazioni sull'avversario Foggia
MESSINA – Destini diversi nelle ultime settimane per i due attaccanti del Messina che però domani, sabato 23 marzo, si ritroveranno in campo molto probabilmente entrambi da titolari. Per Michele Emmausso terminate le due giornate di squalifica dopo il rosso rimediato contro il Crotone sarà nuovamente arruolabile, mentre Vincenzo Plescia rimasto fuori dalla trasferta di Latina, quando non si era allenato in settimana, si è rivisto mercoledì nella partitella in famiglia segnando tre gol: “Ho avuto una brutta bronchite – ha spiegato Vincenzo Plescia – mi sto riprendendo alla grande in questi giorni. I gol in allenamento? Sembrano banali ma ti aiutano e ti fanno migliorare sotto porta”. La speranza per l’attaccante palermitano per il finale di stagione, una volta superati i problemi fisici, è di “arrivare a fare quei punti che ci permettano di andare ai playoff e qualche golletto che mi serve come il pane”.
L’avversario Foggia
Vincenzo Plescia ha anche presentato un po’ la sfida di sabato, non si farà oggi la conferenza stampa pre partita, quindi toccherà a lui presentare la sfida: “Abbiamo visto giocare il Foggia, una buona squadra, molto organizzata. Incontrarlo ora non è semplice, hanno fatto parecchi risultati utili e sono in salute. Ce la metteremo tutta, siamo anche noi in un buono stato, quindi ce la giocheremo a viso aperto davanti ai nostri tifosi”.
Sempre in settimana ne ha parlato anche il direttore sportivo Domenico Roma che però ha minimizzato: “Da settembre sento parlare di partite decisive, contro il Foggia sarà una partita delicata perché c’è la possibilità di entrare nei playoff e archiviare il discorso salvezza che resta il nostro obiettivo primario. Non dobbiamo essere ipocriti, guardiamo alla zona playoff, siamo ad un solo punto. Se riuscissimo in questa impresa sarebbe importante per noi, la città e la proprietà”.
Roma: “È il Messina che sognavo”
Per il dirigente calabrese, dopo critiche ricevute e momenti difficili, è il momento di godersi il lavoro fatto: “Questo è il Messina che sognavo, il mio, di mister Modica, del presidente Sciotto e dei tifosi. Negli ultimi tre anni questo di adesso è il Messina che ha espresso il miglior calcio, merito del presidente ma pure di un allenatore lungimirante, bravo sul campo, che sa lavorare. E probabilmente anche mio che ho scelto chi portare a Messina. I ragazzi oggi in rosa prima di essere ottimi calciatori sono grandissimi uomini e lo hanno dimostrato se guardiamo al percorso dall’inizio del campionato fino adesso”.
Il ruolo del direttore sportivo Domenico Roma nel ricucire il rapporto tra Modica e Sciotto? “Sono stato bravo nel fare ritrovare due persone intelligenti, facendole sedere allo stesso tavolo per ricominciare un rapporto d’amore che si era interrotto, come quei fidanzamenti in cui ci si lascia e poi quando ci si rivede batte forte il cuore. Fare il direttore sportivo a Messina è una grandissima opportunità. Quando il presidente mi ha chiamato e si parlava di allenatori il mio unico pensiero era riportare qui mister Modica. Lui inizialmente mi ha guardato dandomi del folle, ma l’intelligenza delle persone ha fatto nascere quello che oggi è il nostro Messina”.
Complimenti. Subito sorveglianza stretta, illuminazione a giorno, telecamere e punizioni esemplari per chi rovina il lavoro fatto