Da Fausto Brizzi a Daniel Speck, da Gigliola Cinguetti ai Jalisse, dalla moda al cinema passando per i libri, si è chiusa ieri la settima edizione della manifestazione
Non c’è stata la crisi del settimo anno per Mare Festival anzi, la manifestazione organizzata dall’associazione Prima Sicilia presieduta da Massimiliano Cavaleri ha superato la boa del settimo anno dimostrando d’aver raggiunto la “maturità” e puntando dritta a spiccare il volo.
Quattro giorni di eventi, dall’11 al 15 luglio, diversificate sia nella location (ma sempre nell’unica cornice dell’isola di Salina incastonata tra mare e cielo), sia nel genere (libri, spettacoli, incontri con i protagonisti, sfilate, proiezioni di film e cortometraggi), senza mai abbassare il livello fornendo sempre proposte di altissimo livello.
Madrina della manifestazione Maria Grazia Cucinotta, che non fa mancare non solo la presenza ma l’attenzione costante durante le diverse fasi di organizzazione degli eventi che Massimiliano Cavaleri e Patrizia Casale studiano fin nei dettagli.
Una lunga carrellata di eventi, tra Malfa e Santa Marina di Salina, con un unico filo conduttore: la cultura, lo spettacolo, come veicolo di promozione dell’isola diventata meta annuale di migliaia di turisti. La terra del Postino è protagonista, con i suoi angoli, i tramonti mozzafiato, la natura che non è stata violentata dall’uomo, con la storia e le capacità organizzative degli operatori del settore in un’isola che non soffre di “complessi d’inferiorità” nei confronti delle altre “sorelle” delle Eolie.
Di anno in anno la proposta di Mare Festival si arricchisce di piccole e grandi sorprese senza allontanarsi dallo spirito inziale e puntando anche a favorire la de-stagionalizzazione del turismo nell’isola.
Tra Targhe d’argento, Premio Mare Festival e Premio Troisi quest’anno sono saliti sul palco artisti del calibro di Anna Galiena, Toni Sperandeo, Fausto Brizzi, Roberto Lipari, Alessandra Nicita, Gigliola Cinguetti, (alla quale Arturo Brachetti ha consegnato il premio) Lucia Sardo, Jalisse, Giovanni Virgilio, Stella Egitto, Davide Riccardo, Martina Catalfamo, Piergiorgio Seidita.
Nell’arco delle quattro giornate, con eventi che sono stati alternati tra i palchi della piazza di Malfa e di Salina o nei vari incontro con gli artisti, c’è stato spazio per il sorriso, con Roberto Lipari, o per approfondire tematiche sul cinema d’autore e sul futuro del cinema o per conoscere lati meno noti degli artisti o infine ascoltare improvvisati monologhi, racconti di dietro le quinte. Applausi per Anna Galiena, Lucia Sardo (che presto sarà in Sicilia e forse a Messina con uno spettacolo di grande intensità sulle spose emigranti dell’isola che negli anni ’60, poco più che bambine venivano spedite come pacchi in Australia), Toni Sperandeo con i suoi racconti amari e reali, per i brani di Alessandra Nicita, per le interviste con Fausto Brizzi, per Davide Riccardo, il 19enne messinese che è l’unico ballerino italiano del prestigioso New York City Ballet.
Impeccabile la conduzione della giornalista Marika Micalizzi, che si è alternata sul palco e nelle interviste con la collega Nadia La Malfa.
Ogni sera una proiezione diversa sotto le stelle: “Dei” di Cosimo Terlizzi, il documentario “Pablo Neruda”, “Buon viaggio” di PierGiorgio Seidita, Isabella di Pelizzer, l’omaggio a Carlo Vanzina con “Sapore di mare” e ancora “FiSolofia” di Nicola Palmeri
Straordinario “Malarazza”, di Giovanni Virgilio, uno spaccato duro e reale delle nostre periferie, una storia amara nella Librino di Catania, così simile alle nostre periferie, là dove nessuna luce di speranza sembra esserci ma proprio lì, in quel buio fatto di miseria e paura, ogni tanto spuntano fiori selvaggi che diventano rampicanti e raccontano di un mondo diverso. Malarazza ha avuto la nomination per la fotografia al David di Donatello 2018 e meriterebbe di essere proiettato in tutte le scuole siciliane e del sud. Un cenno a parte per la protagonista, la messinese Stella Egitto. Perché Mare Festival Salina è anche questo, una finestra che ci fa conoscere anche quei talenti messinesi che portano il sapore dello Stretto in tutto il mondo, come il giovanissimo ballerino Davide Riccardo.
Spazio anche alla lettura, con il romanzo di Daniel Speck “Volevamo andare lontano”, il libro di Attilio Borda Bossana “Stretto di Messina: traversata e collegamenti” e Di amori diversi” di Fabrizio Palmieri.
I colori della Sicilia ed il calore della nostra creatività hanno poi accompagnato ogni evento con le creazioni degli stilisti e delle stiliste che hanno saputo “sintetizzare” su abiti, accessori e costumi, le emozioni che la nostra terra riesce a suscitare.
L’arte quindi sotto tutte le sue forme, l’amore per il cinema, per la lettura, la voglia di non arrendersi al conformismo che ci vuole tutti dietro una tastiera o con lo sguardo fisso sul cellulare, incapaci di emozionarci davanti alla vita reale, ad una Lucia Sardo che dal palco raggiunge il pubblico parlando di Rosa, sposa a 12 anni nella Sicilia di appena 50 anni fa, o di Stella Egitto, che ha trascorso due mesi nelle case dei trans di Catania per conoscerne ogni fremito, dolore, speranza.
Da oggi Massimiliano Cavaleri e Patrizia Casale lavorano già all’edizione 2019, ben sapendo che oggi non va di moda parlare di cultura e che sarà difficile avere le risorse che servono (la Regione nel 2018, così come in passato ha dato solo un patrocinio). La manifestazione infatti conta solo sugli sponsor privati e sull’entusiasmo delle amministrazioni comunali di Marina di Salina e Malfa, ma tenacia, umiltà ed entusiasmo sono gli ingredienti della ricetta di Mare Festival insieme alla capacità di fare squadra, con il contributo di tutti.
Rosaria Brancato