Rossella Bulsei, presidente di "Titengostretto", racconta l'esperienza calabrese "per i diritti degli espropriandi"
VILLA SAN GIOVANNI – Si chiama “Titengostretto” ed è un comitato nato a Villa San Giovanni contro la realizzazione del ponte. Sottolinea Rossella Bulsei, la presidente, intervistata a Cannitello, nella zona villese degli espropri: “Sono orgogliosa di dire che tra Messina e Villa non si è costruito un ponte ma una bellissima rete di condivisione, d’informazione e di dibattito. Ci è stato tolto il dibattito pubblico, senza la possibilità come comunità di dire la nostra. E noi ci siamo ripresi questo diritto nel segno della mobilitazione contro la grande opera. Il 10 agosto parteciperemo alla manifestazione nel centro di Messina. Dopo la grande iniziativa del 18 maggio, continuiamo a essere presenti a tutte le iniziative per ribadire il nostro no a un’opera che giudichiamo dannosa e inutile”.
Bulsei vive proprio a Cannitello ed è un’esproprianda. E spiega: “Titengostretto nasce per difendere i diritti degli espropriandi ma il comitato è aperto a tutte le istanze civili e sociali, non violente, coinvolte in questo processo di opposizione al ponte. In generale, manca la chiarezza sull’impatto dell’opera su Villa San Giovanni. I territori devono avere risposte sui tanti punti interrogativi. Noi ci siamo uniti perché vivere nell’incertezza è davvero orribile. E ci siamo avvantaggiati della grande esperienza, sull’altra sponda, degli amici messinesi”.
Soldi pubblici sprecati che servono solo per dare da mangiare a piccoli e grandi chiamiamoli imprenditori.la distruzione della città di messina e villa sarà totale e per 50 anni.salvini chiaramente se ne frega, mica vive qui. Non sa nulla della nostra realtà urbanistica
Che schifo questa politica
Ricordiamoci dei 12 anni per un viadotto altro che ponte.
A parte tutto, Messina è in emergenza idrica… Avete una vaga idea di quanta acqua servirebbe per i lavori del ponte?