Attenzione allo sfruttamento del suolo. Al via dal 3 marzo la petizione di NuovaMente

Attenzione allo sfruttamento del suolo. Al via dal 3 marzo la petizione di NuovaMente

Sara Faraci

Attenzione allo sfruttamento del suolo. Al via dal 3 marzo la petizione di NuovaMente

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sabato 23 Febbraio 2013 - 11:25

Dal prossimo 3 marzo verrà indetta dall’associazione NuovaMente di Villafranca una petizione per chiedere al’amministrazione comunale di rifiutare l’approvazione di qualsiasi variante al piano regolatore o di qualunque opera di cui si richieda la realizzazione in assenza di un piano di regimentazione delle acque piovane

Prevenzione ancor prima che cura. E’ la parola d’ordine dell’associazione NuovaMente di Villafranca che dal 3 marzo prossimo avvierà la sottoscrizione di una petizione a salvaguardia del territorio in linea con lo Statuto Comunale di Villafranca Tirrena.

Al centro delle preoccupazioni nutrite dall’ente, la possibile approvazione da parte del Comune di variazioni al piano regolatore o dell’esecuzione di qualsiasi opera all’interno del comprensorio in assenza di una previa elaborazione di un piano di contenimento delle acque piovane. Ipotesi che l’associazione si propone appunto di scongiurare.

La paura provata in occasione dell’alluvione del 22 novembre del 2011 che ha interessato ad ampio raggio i Comuni della fascia tirrenica non è stata – a ragione – ancora superata. Che le aree siano del tutto alla mercé di fenomeni atmosferici, peraltro particolarmente frequenti nella zona, è una realtà che secondo l’associazione non può essere dimenticata nella programmazione delle future opere urbanistiche ed edilizie all’interno del Comune. Un sistema di adeguata regimentazione delle acque è quindi imprescindibile alla valutazione di fattibilità di qualunque intervento sul territorio.

Da dover esser rimandate, in attesa di un piano di gestione del rischio idrogeologico cui il suolo è costantemente sottoposto, le opere di bonifica delle aree della dismessa Italcementi ma anche i lavori nelle zone collinari e nelle fasce di terreno a monte di Piazza Dante e di Piazza Pace.

L’esigenza di attenzionare le delicate questioni riguardanti il consumo del suolo e la fragilità del territorio è, dunque, secondo l’associazione, di prioritaria importanza e dovrà essere tenuta saldamente a mente anche nel corso della prossima stesura del nuovo piano regolatore generale.

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