Il corso d'acqua risulta pieno di detriti che non fanno confluire le acqua piovane a mare. Nel torrente c'è inoltre un pozzo ormai ricoperto che potrebbe essere causa di spiacevoli incidenti. Sulla statale 113 in direzione del villaggio il materiale di un muretto divelto occupa la strada. Le richieste del consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo
Il torrente Lavinia nel villaggio di Acqualadrone va messo in sicurezza. La richiesta arriva dal consigliere della sesta circoscrizione, Mario Biancuzzo, che denuncia la situazione del corso d’acqua, sollecitato da alcuni residenti della zona preoccupati per le possibili conseguenze. “Una situazione di degrado indescrivibile”, commenta il rappresentante di quartiere che ha scritto al commissario straordinario Luigi Croce e al capo della Protezione Civile perché, ognuno secondo le proprie competenze, procedano a rimuovere il problema. Il corso d’acqua risulta pieno di detriti che si accumulano a valle e che impediscono di far defluire le acque piovane verso il mare e, inoltre, esiste un pozzo “abusivo” costruito ormai da qualche anno e abbandonato, quasi invisibile, perché coperto da erbacce e rovi. Biancuzzo ne chiede la messa in sicurezza, attraverso il riempimento di terra e pietrame, per evitare spiacevoli incidenti e che il corso d’acqua venga definitivamente ripulito con la realizzazione di un solco per consentire alle acqua piovane di raggiungere il mare. Sembra inoltre che, nei pressi di un’attività commerciale, ci siano ancora i rifiuti accatastati dopo l’alluvione dello scorso anno e mai eliminati. Le richieste di Biancuzzo non finiscono qui. Un muretto della strada statale 113 in direzione della discesa per il villaggio di Acqualadrone è stato divelto e il materiale ceduto “è depositato sulla strada comunale creando problemi ai mezzi che la percorrono”. “Chiedo all’ingegnere Dibennardo di volere dare disposizioni per eliminare i detriti che sono depositati sulla strada e al ripristino del muretto con relativa messa in sicurezza, a tutela della pubblica e privata incolumità – ha concluso il consigliere della sesta circoscrizione”.