Giardino delle luci a Piazza Cairoli, tre consiglieri fanno richiesta di accesso agli atti

Giardino delle luci a Piazza Cairoli, tre consiglieri fanno richiesta di accesso agli atti

Redazione

Giardino delle luci a Piazza Cairoli, tre consiglieri fanno richiesta di accesso agli atti

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lunedì 09 Dicembre 2019 - 09:09

Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo puntano il dito contro il sindaco De Luca

MESSINA – “La realizzazione del ‘Villaggio natalizio’ in Piazza Cairoli da parte di privati che hanno ottenuto le autorizzazioni dell’Amministrazione ci spinge a formulare una immediata e non negoziabile richiesta: liberare immediatamente Piazza Cairoli e restituirla ai suoi cittadini”. Così in una nota i consiglieri comunali Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo.

“In prima battuta- affermano i tre esponenti del Civico Consesso- ci domandiamo quale idea di città e del Natale abbia in mente la Giunta De Luca, nel momento in cui confonde il periodo natalizio con l’ennesima occasione utile per realizzare a Piazza Cairoli, luogo di identità della comunità messinese, un mercatino di cibo e di bevande quasi fosse la naturale prosecuzione delle analoghe iniziative che si tengono nei mesi precedenti. In secondo luogo, laddove si consideri che ad una parte ampia del “villaggio natalizio” si potrà accedere esclusivamente pagando un ticket di 5 euro (adesso sceso a 2 euro e 50 centesimi ndr), intendiamo stigmatizzare con vigore l’ennesima riprova della strategia di privatizzazione che questa Giunta persegue scientemente sin dal suo insediamento, e che si estende, ahinoi, anche alle pubbliche vie”.

“Dalla gestione del patrimonio pubblico, alle aziende partecipate- continuano- adesso si persegue anche la privatizzazione degli spazi aperti, che sono patrimonio di ogni messinese. Questo modus operandi non deve più continuare: occorre vedere chiaro sia le condizioni di realizzazione del “villaggio natalizio”, sia le tutele che l’Amministrazione avrebbe dovuto porre per la fruibilità gratuita della piazza, come accade in tutte le città italiane, tranne che nella nostra, sia gli eventuali profili di regolarità amministrativa dell’intera operazione. E’ per questa ragione faremo formalmente richiesta di accesso a tutti gli atti.

“Ancora, la resa visiva della realizzazione è indegna di una città civile: una orrenda recinzione in materiale di cantiere, nera e lugubre, inframezzata da reti e recinzioni in ferro che sembrano più che altro tracciare un campo di prigionia piuttosto che un villaggio natalizio, che accoglie famiglie e bambini”.

“E’ accettabile pensare – si domandano Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo – che il Sindaco “non sapesse” nulla o forse, ascoltato l’umore giustamente arrabbiato della città, si è reso conto di dover fare la solita retromarcia scaricando responsabilità all’assessore di turno o al dirigente da bastonare del momento? Sortendo magari anche il risultato politico di essere stato il risolutore del problema, anziché la causa? Pare di assistere al solito cliché: appena il sindaco si accorge che una scelta della sua amministrazione suscita la ribellione dei cittadini, allora simula stupore e corregge il tiro; in mancanza di reazioni indignate, avrebbe invece lasciato tutto al suo squallido posto…

Se, invece, dovessimo accettare l’ipotesi clamorosa che della vicenda il Sindaco non sapesse nulla (notizia che avrebbe del clamoroso, visto l’occhio vigile del sindaco su ogni aspetto organizzativo e gestionale)- concludono i tre consiglieri –  ci chiediamo chi si sia approfittato, negli uffici comunali, della buona fede dell’amministrazione, forzando la mano a tal punto da privatizzare una parte così significativa della Piazza del centro città, sottraendola alla fruizione natalizia di tutti i cittadini. Anche in questa ipotesi, quindi, occorre immediatamente accertare le responsabilità che hanno portato a questo disastro”.

Molto critico anche il Segretario del Circolo Pd IV Circoscrizione, Armando Hyerace, che in una nota scrive: “La vicenda dell’ormai noto “villaggio delle luci” di Piazza Cairoli ha certificato la totale approssimazione e inadeguatezza di questa amministrazione anche nel programmare e gestire l’utilizzo degli spazi pubblici .Amministrare una città metropolitana richiede più di qualche slogan o selfie sulle giostre”.

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4 commenti

  1. non c’è nenti da fare,ci putiti fari a statua d’oro e qualcuno cisa rà a dire chi a vulia di ferru.chisti sunnu i puddacci e chisti resteranno

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  2. Condivido la posizione dei consiglieri. E’ stata fatta una cosa indegna e di presa in giro dei messinesi, sequestrare una mega porzione di Piazza Cairoli (lasciamo stare il come è stata recintata…un vero schifo) per fare guadagnare qualcuno? E il mercato gastronomico….che di natalizio ha ben poco? In questa città si fanno purtroppo tanti passi indietro…scelte che neanche nei paesi di montagna piu’ arretrati si sognerebbero di fare. Messina è la tredicesima città d’Italia per numero di abitanti…ma è trattata peggio di un paese di provincia pèrchè è questa la mentalità di chi ci amministra…da paese.

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  3. Credo gli manchi del tutto il senso del ridicolo.

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    1. ci vorrebbe di nuovo la serietà del tibetano,almeno ci deliziava col Dalailama

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