Villaggio Unrra, "con espropri e servitù il ponte ci travolgerà" FOTO

Villaggio Unrra, “con espropri e servitù il ponte ci travolgerà” FOTO

Marco Olivieri

Villaggio Unrra, “con espropri e servitù il ponte ci travolgerà” FOTO

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martedì 03 Settembre 2024 - 14:19

Uno sguardo sulle case oggetto d'esproprio e di servitù per la realizzazione della grande opera

MESSINA – I condomini di via Stagno sono quelli più sconvolti. Mai avrebbero pensato che il loro palazzo sarebbe stato inserito nell’elenco dei possibili espropriati per il ponte sullo Stretto. A Villaggio Unrra, a Contesse, da mesi fanno i conti con una novità non di poco conto. Non solo Torre Faro, insomma.

Sottolinea Giovanni Bombaci(nella foto), un cittadino che vive nella zona: “Ho amici di via Stagno che non dormono la notte dopo aver scoperto d’essere tra gli espropriandi. La mia casa, invece, è interessata non in modo diretto. Parecchie abitazioni vicine, a Villaggio Unrra, saranno espropriate e altre dovranno concedere la servitù. Già ora, per i lavori della strada del mare, tutte le notti sento i camion e non riesco a dormire. Il beep dei sensori di parcheggio mi risuona nella testa. Immaginiamo i lavori per il ponte…”.

Continua Bombaci: “Ne subirò i disagi anche così perché vicino ai cantieri. La situazione è insostenibile. Anche se ho 67 anni, piuttosto che assistere al possibile inizio dei lavori, preferirei andare all’estero. Sarebbe stato meglio essere tra gli espropriandi, invece di avere la qualità della vita definitivamente compromessa. L’abitazione di mia nipote è coinvolta nella servtù. La mia no ma, in pratica, sarò anch’o travolto dall’avvio dei cantieri. Con le operazioni continue per il ponte, altro che un camion ogni 7 minuti, come capita adesso. Passeranno ogni 4 minuti. In più, stiamo creando una fabbrica di debiti per i nostri figli e nipoti”.

In aprile a Contesse c’è stata una “passeggiata no ponte contro quella che viene definita un’invasione”. In generale, i lavori per il ponte, se partiranno, coinvolgeranno l’intera città di Messina. Da Capo Peloro a Mortelle, Contesse, Sperone, Pace, Tono, la Panoramica, Annunziata, Torrente Trapani, viale Europa e viale Italia (con lavori temporanei per la stazione ferroviaria sotterranea). Il tutto senza dimenticare lo spostamento della stazione centrale a Gazzi.

Di seguito alcune case oggetto d’esproprio e la maggioranza di servitù a Villaggio Unrra per la realizzazione della grande opera.

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6 commenti

  1. Giacinto Indelicato 3 Settembre 2024 14:37

    Uno scempio
    Salvini il ponte se lo faccia a casa sua.noi non ne abbiamo bisogno.

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  2. Molti pensano che il ponte sia quel bel modellino visto in televisione, che una manona poserà delicatamente dall’ alto senza danni alcuno. Sarà invece una tabula rasa. Molte zone della città saranno irraggiungibili per chi vuole arrivare e invivibili per chi ci si trova. E mica solo per otto anni…..

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  3. A picca a picca ni stannu ghiavannu fora….
    Siamo purtroppo nelle mani di nessuno

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  4. Ad ogni articolo intelligente le truppe cammellate del non mi piace intervengono per inserire un pollice verso in più rispetto ai mi piace. Gioco vecchio segno della politica più becera.

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  5. E comunque l’essere contrari o favorevoli al Ponte non può essere determinato dal fatto se mi espropriano la casa oppure no.
    Quest’ultimo è soltanto interesse privato (legittimo, naturalmente).

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  6. Una società lo vuole distruggere ? e NOI difenderemo il nostro territorio dove siamo nati sino alla morte !

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