La provincia di Messina mantiene il primato per l’affluenza più alta: il primo comune per numero di votanti è Brolo con il 72,03 per cento, quello con il minor numero è Basicò con 25,88 per cento
Tra qualche ora sapremo chi sarà il nuovo governatore siciliano e daremo un nome ai 90 deputati che siederanno all’Assemblea regionale per i prossimi cinque anni. In attesa di proclamare i “vincitori” di questa tornata elettorale c’è già la vera grande sconfitta di queste elezioni regionali, la democrazia rappresentativa, con una percentuale di astensionismo altissima, che ha superato il 50%. Alle ore 22, alla chiusura delle urne, nei 390 comuni siciliani nei quali si è votato per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea regionale, l'affluenza si è fermata al 47,42%. Sui 4.426.754 siciliani aventi di diritto si sono recati alle urne solo 2.203.885 elettori: più di un siciliano su due ha scelto, dunque, di non votare.
Nel 2008, quando, però, si votò anche nella giornata di lunedì, e contestualmente bisognava rinnovare Camera e al Senato, si recò alle urne il 66,68%. In precedenza, nel 2006, quando le urne, come adesso, rimasero aperte solo di domenica, votò il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%.
Ma torniamo, alle ultime elezioni. Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (Ct) con il 77,76%, quello con l’affluenza più bassa, invece, è Acquaviva Platani (Cl) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con l’affluenza più bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Nella provincia di Messina, il primo comune per numero di votanti è Brolo con il 72,03% di affluenza. Fanalino di coda è Basicò con 25,88% . A parte Lipari con 36,8% e Messina con il 49,29%, gli altri comuni importanti fanno registrare un’affluenza che supera il 50%, alzando la media regionale: a Barcellona è andato a votare 51,85% degli aventi diritto; a Capo d’Orlando il 52,02%; a Milazzo il 51,62%; a Patti il 57,47%; a Sant’Agata di Militello il 54,02% ; e a Taormina 51,81%. (DLT)
Immaginiamo, per un attimo, che nessuno andasse a votare … cosa succederebbe?
Bè penso che chi e è al momento al governo sarebbe autorizzato a continuare a governare anche solo per scongiurare l’anarchia e, non avendo indicazioni dal popolo in merito al programma da seguire, sarebbe autorizzato a proseguire con il suo proprio programma.
Nel caso fosse un onesto, nulla cambierebbe (tasse, riduzione dei costi sociali ecc.) forse una maggiore convinzione nel proseguire ed una maggior energia (COMUNISMO STILE RUSSO E CINA PRIMA MANIERA)
Nel caso fosse meno giusto qualcosa cambierebbe (leggi per il proprio tornaconto: 1) potere esecutivo al di sopra del potere legislativo e giudiziario, 2) eliminazione consulatazioni popolari in modo da eliminare spreco di carta e togliere la sporcizia dalle strade, 3) eliminazione diritto di sciopero per evitare confusione nelle strade, 4) uso del denaro senza rendiconto per il bene del governo e se non bastasse i cittadini sarebbero ben contenti di contribuire con altre tasse, 4)uso della forza pubblica e delle forze armate per far rispettare l’ordine pubblico con possibilità di arresto al solo accenno di dissenzienza.
In altre parole nulla ci differenzierebbe da sistemi come quello siriano o algerino prima della rivoluzione per cui un ritorno alla democrazia potrebbe avvenire nello stesso modo in cui si è avuto in nei paesi del nord africa e non ancora avvenuto in Siria.
Ecco per cosa ha votato chi non è andato a votare!!!!!!
RINGRAZIO quei pochi cretini che sono andati a votare perchè mi consentono e mi consentiranno di poter ancora scrivere quello che penso (fossero anche cretinate)
Come disse qualcuno “……. LA DEMOCRAZIA E’ PARTECIPAZIONE ………”
La cosa assurda è che siamo andati a votare per eleggere 90 dico 90 deputati con tutto il loro codazzo vedi quanto ci costano, dovremmo andare a votare per mandarli a casa, ed eliminare lo statuto speciale che ormai non serve a niente più che acclarato, e invece eccone altri 90 che ci troveremo a mantenere mentre le nostre città muoiono per inedia…………
Se porti gli esempi di Algeria e Siria,dicendo che la democrazia è stata portata dopo la rivoluzione,beh perdonami…ma non hai capito nà mazza!Tutta la cosidetta “primavera araba” è stata guidata dai soliti noti(USrael)per un assestamento geopolitico di quella zona(Africa nord orientale-medio oriente).
Se poi per te la parola democrazia sta nel solo fatto che ti è permesso andare a votare,ma comunque il tuo paese resta sempre una colonia americana, senza una propria SOVRANITA’ MONETARIA(ci hanno IMPOSTO l’euro e tra qualche anno punteranno ad una moneta unica in tutto il mondo);senza nessuna SOVRANITA’ POLITICA(qualsiasi scelta deve avere l’ok degli yankee),senza nessuna SOVRANITA’ MILITARE(combattiamo guerre che non ci riguardano,che non ci porteranno nessun beneficio,vedi Libia,e che sono state scatenate esclusivamente per evidenti e indegni interessi economici)… allora io preferisco stare in dittatura.
DISTINTI SALVTI,Tomahawk.
Chi non ha votato HA TORTO!
=== P U N T O ===
non c’è altro da commentare!
Il dissenso, la contrarietà, la protesta va bene, benissimo! SIamo TUTTI indignati e nauseati di certo modo di (non) fare politica, ma chi non vota è alla stessa stregua (o forse anche peggio) di chi il voto se l’è venduto!!!
• C’ chi dice: “Mi turo il naso e voto” Altri invece votano per l’amico o per l’amico dell’amico: Altri invece dicono, e sono la stragrande maggioranza: “da vent’anni che lo voto e dimostra di essere ancora povero, mi sono affezionato e lo voto ancora!. Altri invece passeggiando per la città, la nostra, sono costretti a turarsi il naso per la puzza e non credono più a questa, già vecchia, generazione di politici e poiché se la vedono sempre nelle liste da votate, preferiscono o non andare a votare, o votare scheda bianca o annullarla. A proposito aggiungi al 47% una buona peercentuale di voti nulli o di schede bianche, queste ancora mancano nel conteggio finale.
I SICILIANI NON VOGLIONO IL CAMBIAMENTO.-
“Lei è un gentiluomo, Chevalley, e stimo una fortuna averlo conosciuto. Lei ha ragione in tutto; si è sbagliato soltanto quando ha detto: “i Siciliani vorranno migliorare”. I Siciliani non vorranno mai migliorare, per la semplice ragione che credono di essere perfetti: la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se si tratti di Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una decina di popoli differenti essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi. Tutto questo non dovrebbe potere durare, però durerà, per sempre… il sempre umano beninteso, un secolo, due secoli, e dopo sarà diverso, ma peggiore”.(Don Fabrizio Salina parla con Chevalley).” SE VOGLIAMO CHE TUTTO RIMANGA COME È, BISOGNA CHE TUTTO CAMBI» ( Tancredi da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
Almeno questo, oggi, lo puoi scrivere senza avere i servizi segreti dietro la porta e, se le tue idee riescono ad otenere il pubblico consenso, puoi anche creare un movimento senza rischiare la vita