Vincenzo La Monica, il pasticcere di Venetico sul tetto d'Italia: "La vittoria al Sigep un'emozione"

Vincenzo La Monica, il pasticcere di Venetico sul tetto d’Italia: “La vittoria al Sigep un’emozione”

Giuseppe Fontana

Vincenzo La Monica, il pasticcere di Venetico sul tetto d’Italia: “La vittoria al Sigep un’emozione”

domenica 02 Febbraio 2025 - 07:52

Ha trionfato tra gli Juniores e agli Assoluti. Ora parteciperà al Mondiale nel 2026: "Ci vuole tanto lavoro e tanta passione. Non pensavo di battere anche i più grandi"

VENETICO – Vincenzo La Monica ha “colpito” ancora. Dopo il terzo posto al Sigep 2024 nella categoria Juniores, il pasticcere di Venetico ha trionfato pochi giorni fa all’edizione 2025, conquistando la prima posizione tra gli under 25 ma soprattutto il gradino più alto del podio in classifica generale. Superata una concorrenza agguerrita, fatta da pasticceri di tutta Italia che hanno portato al Sigep World, al quartiere fieristico di Rimini, tutto il loro talento e le proprie specialità.

Il racconto di Vincenzo: “Un’emozione grande”

“È stato molto emozionante – ha spiegato La Monica a Tempostretto -, perché principalmente puntavamo al primo posto nella mia categoria, che è quella Juniores (riservata agli under 25, ndr), così da poter accedere al Mondiale. Però prima ci hanno chiamato per la premiazione Juniores e subito dopo la classifica generale e ci siamo ritrovati a essere prima anche lì. Quest’anno abbiamo vinto quindi due premi e ho battuto anche i più grandi. È stato emozionante”. Dietro di lui a completare il podio sono stati Francesco Marchitto, 25 anni, di Bientina (Pisa), secondo classificato, e su Gianluca Schettino, 24 anni, di Massa Lubrense (Napoli), che ha conquistato il terzo posto.

Vincenzo La Monica al centro del podio

Il tema di quest’anno era “Cacao Sostenibile: dalla fava al dolce in un’economia circolare”. Vincenzo ha spiegato: “Gli organizzatori ti danno un tema e ti dicono di fare determinate cose. Quest’anno bisogna realizzare una torta al cioccolato con meringa croccante e in più bisogna presentare 15 cioccolatini, parliamo di praline. E per completare e allestire il tavolo bisognava prepara una scultura di cioccolato o di zucchero con cui raccontare il tema. Io l’ho preparata di cioccolato: alla base ho realizzato un piccolo tronco di cioccolato che reggeva due fiori, con tre fave di cacao e dei meccanismi che fanno girare il mondo, cioè l’economia. In alto ho sistemato una fenice che rappresenta appunto l’economia che rinasce”.

Vincenzo La Monica
La scultura presentata da Vincenzo al Sigep 2025

Tanto lavoro dietro la vittoria

Un’idea nata nel corso dei mesi in cui il messinese si è preparato all’evento, mentre ha portato avanti la propria attività lavorativa, il laboratorio di famiglia. La Monica ha raccontato: “Ho avuto la fortuna di avere il laboratorio per restare ad allenarmi anche alla chiusura, ma è anche una sorta di sfortuna perché devi pensare ovviamente a portare avanti il tuo lavoro quotidiano. Mi sono ritrovato molte volte a fare tardissimo, ma ne è valsa la pena”.

Vincenzo ha raccontato anche come ha capito che la strada della pasticceria fosse quella giusta da prendere: “Dopo la Maturità, dopo la stagione estiva, mio padre mi ha iscritto a dei corsi. Lì ho iniziato ad avere nozioni diverse e a capire l’altro lato della pasticceria. Una pasticceria non fatta soltanto di ciò che vediamo, ma fatta di chimica, di formule, di bilanciare i sapori. Fatta creando le proprie ricette, in maniera quasi scientifica, senza basarsi sempre su un libro e basta. Ho capito che si poteva modificare qualsiasi cosa a piacere e a gusto mio. Lì ho iniziato a capire cosa fosse realmente la pasticceria e mi ha ispirato”.

L’avvicinamento al Sigep

“Poi è arrivato il Sigep 2024 – ha proseguito Vincenzo -. Ho provato a iscrivermi, giusto come tentativo. Non immaginavo nemmeno come funzionasse un concorso e infatti Peppe Leotta il presidente regionale di Conpait (la Confederazione pasticceri italiani, ndr) mi ha detto di iscrivermi a una fiera a Catania per capire come funzionassero. Bisognava presentare una scultura già preparata e creare un altro dolce lì sul posto. Inaspettatamente ho chiuso al terzo posto e per me è stato molto bello. Non me l’aspettavo. Mi ha dato grandi stimoli per il Sigep. Siamo partiti per Rimini e abbiamo raggiunto il terzo posto nazionale juniores. Lì è nata l’idea di provare a vincere quest’anno per partecipare al Mondiale 2026 e ce l’abbiamo fatta”.

La squadra per il Mondiale 2026, curiosamente, sarà composta da due pasticceri di entrambe le sponde dello Stretto. A Vincenzo La Monica, che ha vinto quest’anno, si affiancherà Giuseppe Bonfiglio, pasticcere reggino che invece ha trionfato nell’edizione precedente. “Dopo la competizione almeno una settimana di pausa ci vuole – ha continuato il messinese – ma magari appena si saprà qualche dettaglio in più sulla manifestazione potremmo decidere con Giuseppe di prepararci insieme e ci alleneremo”.

Vincenzo, l’orgoglio di essere siciliano

La Monica è orgoglioso di aver portato in alto i sapori siciliani: “Sono fissato, diciamo così. L’anno scorso ho proposto un dolce con mele dell’Etna, mandarino di ciaculli e mostarda siciliana. Quest’anno invece abbiamo azzardato creando una torta cioccolato e limone, che può sembrare strano ma bilanciando le dosi e i composti siamo riusciti a trovare il giusto sapore”. Ora si pensa al Mondiale, ma dopo? “L’obiettivo era il titolo nazionale, poi arrivare al Mondiale, ora voglio vincere anche lì. Se ci sarà la possibilità mi piacerebbe andare alla Coupe du Monde a Lione (quest’anno ha vinto il Giappone, ndr)”.

Vincenzo, infine, ha lanciato un messaggio: “Al giorno d’oggi chi vuole portare avanti questo mestiere deve capire che bisogna fare tante sacrifici. Magari c’è chi ha tanta passione ma si ferma a ciò che impara a scuola o davanti ai libri. Non bisogna fermarsi, perché se hai davvero questa passione c’è un mondo inaspettato tutto da scoprire. Io sono molto giovane, ho 22 anni, e ai miei coetanei o a quelli un po’ più piccoli di me dico di continuare”.

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