Accorinti contro la "portaerei" del centro-sinistra: "non siamo noi l'anti-politica"

Accorinti contro la “portaerei” del centro-sinistra: “non siamo noi l’anti-politica”

Francesca Stornante

Accorinti contro la “portaerei” del centro-sinistra: “non siamo noi l’anti-politica”

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venerdì 14 Giugno 2013 - 15:13

Ormai ufficiale il ballottaggio, dopo giorni al cardiopalma, riparte la campagna elettorale. Renato Accorinti più carico che mai chiede alla gente di farsi contagiare dalla sua rivoluzione e annuncia un incontro domani al Cinema Apollo con Sonia Alfano e i familiari delle vittime di mafia.

“Dimostreremo che si può vincere a mani nude contro una portaerei a testata nucleare. Dalla nostra parte c’è la gente, di fronte abbiamo Francantonio Genovese, Giampiero D’Alia, Giovanni Ardizzone, il Presidente Crocetta. Sono F35 e li stiamo affondando con un cannolo”. Renato Accorinti scherza ma tira fuori le unghie in vista di questo ballottaggio ormai ufficiale che lo metterà di fronte al candidato di centro-sinistra Felice Calabrò. Il professore no pontista non si fa intimorire da numeri e corazzate, è ancora più carico delle scorse settimane, ha le idee chiarissime e un solo obiettivo: completare la “rivoluzione” iniziata il 19 gennaio a Palazzo Zanca quando fu ufficializzata la sua candidatura a sindaco. Accorinti parla della benevolenza verso questo gruppo enorme che la gente continua a dimostrare, respinge le cattiverie e vuole rispettare gli avversari politici ma non ci sta che il suo Cambiamo Messina dal basso venga etichettato come l’anti-politica. “Noi siamo la buona politica, quella onesta e che guarda solo al bene comune. Chi ha governato la città negli ultimi decenni è l’anti-politica, chi l’ha ridotta in questo stato, chi ancora oggi si è proposto semplicemente cambiando casacca”. Accorinti chiarisce di non poter esprimere alcun giudizio su Felice Calabrò, i riferimenti sono però all’apparato che lo sostiene e che è lo stesso che ha governato fino ad oggi. “Oggi i partiti sono stati svuotati di significato, ecco la vera antipolitica, e le loro sedi sono animate solo in campagna elettorale. Invece da noi si respira una gioia profonda, lontana da queste logiche di potere. Con sempre più forza e convinzione andiamo avanti per liberare Messina dal malgoverno e dalla cattiva gestione della cosa pubblica. Noi siamo quelli del "no" alla corruzione e al degrado che ha colpito Messina, ma siamo quelli del "sì" alla giustizia sociale, al riscatto degli ultimi e alla rinascita di tutta la nostra comunità, nessuno escluso. Il cammino è appena cominciato e sappiamo che possiamo vincere, insieme, per dire "no" alla rassegnazione e "sì" al riscatto".

Entro domenica sarà ufficializzata l’intera squadra, nell’aria sembra esserci un assessorato per il renziano Alessandro Russo che per una manciata di voti non è riuscito a ottenere la riconferma alla presidenza del V Quartiere, Accorinti però non si sbilancia e chiarisce che ancora una volta qualsiasi scelta sarà fatta rispondendo solo al bene comune e che l’unico accordo sottobanco che esiste è quello con i cittadini. Quanto a possibili accordi e alleanze con altri schieramenti non si dice no a nessuno, il voto è libero e chiunque potrà decidere di salire su questo carro, nonostante resti il dubbio che in molti lo faranno solo per seguire la scia di un movimento che ha catturato l’interesse e il consenso di numerosi cittadini. Si fa sempre più concreta l’ipotesi che anche frange del Pdl convergeranno su Accorinti, anche se al momento nessuna posizione ufficiale è stata assunta dal partito. Ma non ci saranno apparentamenti, chiarisce Accorinti. Chi vorrà votarlo come sindaco lo farà in libertà e sapendo con certezza che in cambio non ci saranno frutti da raccogliere. Non teme la differenza di voti che c’è stata al primo turno perché al ballottaggio in Italia i giochi si sono sempre ribaltati. “De Magistris aveva preso meno voti di me ed è sindaco di Napoli”. Un dato è però inconfutabile: se dovesse diventare sindaco si troverebbe con un consiglio comunale targato quasi per intero centro-sinistra. Ma anche questo non lo scoraggia. “Ragionare così significa sancire la morte della politica. Io dialogherò con tutti, riconoscerò i meriti di chi propone un provvedimento positivo, al di là del suo partito di provenienza, e mi confronterò su ogni decisione con i consiglieri. Vedrete che riusciremo a lavorare insieme per il rilancio della nostra comunità”. Alla gente chiede di farsi contagiare da quella voglia di cambiamento che in pochi mesi ha permesso a questo gruppo di scrivere una pagina di storia straordinaria, ai giovani chiede di restare perché insieme si cambierà la città. “Non staremo dietro le scrivanie, faremo i pullman per andare a Palermo, Roma e Bruxelles e se sarà necessario abbiamo pronte anche le tende”. E chi conosce lo spirito battagliero di Renato Accorinti non si stupirà se ciò accadrà sul serio. Quanto al posto guadagnato in consiglio comunale, nel caso in cui non dovesse essere eletto sindaco, sta ancora valutando il da farsi ma terrà in grande considerazione la responsabilità che i cittadini hanno voluto mettere nelle sue mani scegliendolo. Insieme a lui oggi anche alcuni assessori designati, tra cui il professor Guido Signorino che è tornato a puntare l’attenzione su alcuni punti del programma, soprattutto la collaborazione che si creerà con l’Università di Messina e la partecipazione della gente attraverso le Consulte.

Intanto la campagna elettorale andrà avanti a ritmi ferratissimi. Domattina dalle 10 al Cinema Apollo l’europarlamentare Sonia Alfano sarà in città per parlare di lotta alle mafie e legalità Ci saranno anche Angela Manca, madre di Attilio Manca, vittima di mafia; Piero Campagna (fratello di Graziella Campagna) e l’avvocato di parte civile in molti processi di mafia Fabio Repici, mentre Giovanni Impastato invierà un messaggio, se non riuscirà a essere presente. Un incontro pubblico nel segno dell’impegno contro le mafie e per la legalità. Una priorità per la possibile amministrazione Accorinti, che si costituirà parte civile in tutti i processi che riguardano questi temi.

(Francesca Stornante)

Venerdì, 14 giugno, 2013 – 17:13

4 commenti

  1. grande Renato io penso che si possa anche vincere

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  2. ACCORINTI E’ LA VERA NOVITA’
    Mi è bastato vedere Egidio Bernava in prima fila (ma non ha sempre avuto incarichi da Forza Italia e PDL???) e tutti gli eletti al consiglio che si sono riciclati da altri partiti per capire che la vera novità, che piaccia o no, è Renato Accorinti.

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  3. Anche Golia era un gigante, eppure Davide con la fionda…Dai, Renato!

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  4. Nicolò D'Agostino 15 Giugno 2013 13:04

    La nostra “Primavera… Babba”
    Ma quanto mi fanno ridere alcuni personaggi politici messinesi, o pseudo tali, quando parlano di politica o di antipolitica. Proprio Loro… che sono cresciuti politicamente in un contesto di interessi economici, populistici e demagogici.
    Daaai, smettetela, e dite con chiarezza chi vi ha scritto i vostri programmi politici, o da dove li avete copiati. In tanti sappiamo che li hanno scritti Emilio, Dario, Ferdinando, Nello,… e poi li avete fatti vostri o scopiazzati malamente. Magari, qualcosa l’avete scritta… anche Voi.
    Parlano proprio coloro che delle loro primarie hanno fatto un auto-celebrazione, per poi perdere circa 4 milioni di voti ed hanno affondato il Loro leader storico. Daaai…
    Ma come parlano di politica, proprio coloro che si fanno legittimare dall’alto, dai padroni della politica, tipico delle dittature. Nelle democrazie la legittimazione viene dal basso e non dall’alto.
    Politica ?!? Ma lo sapete che differenza c’è tra democrazia diretta e democrazia indiretta? La democrazia indiretta è il progresso della democrazia diretta. Ma quando la democrazia indiretta fallisce, si torna a quella diretta: Renato Accorinti.
    Ma lo sapete Voi che parlate di politica cosa diceva Polibio della Polis ateniese e della Civitas romana? E perché poi tutto, sotto l’influsso di S. Agostino, si trasformò in Societas? E che poi su questi tre riferimenti primordiali i grandi pensatori politici hanno costruito le loro tesi politiche?
    Quella che era una democrazia, Voi, proprio Voi, l’avete trasformata in oclocrazia ed adesso che la società boccheggia volete definitivamente ucciderla, riesumando le questioni ideologiche.
    Le ideologie sono morte con la fine della contrapposizione ideologica. Quelle che ci rimangono sono le idee che vanno rispettate tutte ed in particolare le idee di coloro, come tanti ragazzi che riconosco e rispetto, che credono ancora nel comunismo ideologico, le cui radici risalgono all’età dell’oro della filosofia.
    Ma Vi rendete conto che con la fine del centralismo democratico, democristano e comunista, era necessario valorizzare il territorio per farlo esprimere e creare benessere ed invece avete assaltato la diligenza e ci avete lasciato con mezzo miliardo di euro di debiti ? Debiti che dobbiamo pagare Noi tutti messinesi. Mi verrebbe voglia di insultarvi… lasciamo perdere.
    Il “federalismo solidale” e la “mondializzazione dell’economia” chiamavano tutti all’assunzione di responsabilità per fare diventare Messina città aperta e non Messina città chiusa, dal populismo politico, da una parte, e dalla massoneria deviata, che ha dimenticato le vere radici della massoneria illuminata, dall’altra.
    Ed adesso, mentre già molti giovani messinesi hanno lasciato la città per andare a lavorare al nord, e tanti lo apprestano a fare, si accende una luce di speranza.
    La luce di speranza non è Renato, sono tutti coloro che nelle parrocchie, nel volontariato, nelle associazioni, nei sindacati, dicono basta alla cultura del possesso e del servilismo. Renato è solo l’allenatore, cosa che ha sempre fatto.
    Ed allora, lasciate alla gente di buona volontà la possibilità di cambiare questa città. I furbi, questa volta, i messinesi li lascino a casa, hanno fatto già grande danno. Date la possibilità di avere anche noi la nostra “Primavera… Babba”, tutta messinese.
    Ma statene certi, è tutta piena d’Amore per i messinesi e per la città.

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