Spacca una bottiglia e sfregia il viso ad un connazionale: in manette 24enne srilankese

Spacca una bottiglia e sfregia il viso ad un connazionale: in manette 24enne srilankese

Veronica Crocitti

Spacca una bottiglia e sfregia il viso ad un connazionale: in manette 24enne srilankese

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domenica 15 Dicembre 2013 - 12:04

Futili motivi alla base del violento gesto di un 24enne srilankese finito in manette,sabato notte, dopo aver più volte colpito il volto di un connazionale con cocci di vetro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile

Una lite tra connazionali srilankesi degenerata in pura violenza si è scatenata in nottata, intorno alle 2.30, a Piazza del Popolo. E non era neanche la prima volta che il 24enne Karuwath Karunathilaka Silva Ashan Maduranga, già noto alle Forze dell'Ordine, finisse in manette per lo stesso reato di lesioni aggravate.

Alla base di tutto, futili motivi che però sono bastati al ragazzo per prendere una bottiglia di vetro, spaccarla in mille pezzi ed utilizzare i cocci taglienti per sfregiare e colpire il volto dell'altro uomo. Ad intervenire sul posto, dopo segnalazione giunta alla centrale, sono stati gli agenti del Nucleo Radiomobile che in poco tempo sono riusciti a rintracciare il 24enne mentre rientrava a casa ed arrestarlo. Per la vittima, una corsa all'ospedale e il referto di ferite guaribili con prognosi di 10 giorni.

Adesso lo srilankese si trova nel carcere di Gazzi e sul suo capo grava il reato di lesioni aggravate.

Veronica Crocitti

2 commenti

  1. Piazza del Popolo [Piazza Lo Sardo per i modernisti], Piazza Casa Pia, Piazza San Vincenzo, Lungomare della Vittoria [Piazza della Fiera per i più buddaci],Largo Cicala, Largo Lepanto , Largo dei Catalani, per non parlare di tutta la zona della Panoramica dal viale Annunziata in poi sono luoghi orientali.
    Gli srilankesi si distinguono per violenza come i cinesi si distinguono per sfruttamento.
    La cultura dell’occidente (di cui quella messinese è una scimmiottatura) è ancora ferma al mito del buon selvaggio, fa di tutto un fascio con presunta superiorità. Si illudono gli occidentali “acculturati” di essere i crocerossini del terzomondo, ignorando che siamo noi ormai il terzo mondo, colonizzati da cinesi filippini srilankesi russi e tra poco persino dai rumeni e dai rom.
    A differenza degli africani che tendono a mescolarsi anche per ragioni di opportunità economica…. essendo ormai i principali subappaltatori dello spaccio, gli orientali invece si tengono a distanza cercando di colonizzare spazi marchiandoli come loro territorio.
    Gli africani sono più cani sciolti mentre gli orientali specialmente quelli asiatici, fanno gruppo chiuso, anzi fanno banda.
    Questo dislocarsi logistico delle immigrazioni si immerge in un tessuto sociale sempre più degradato come quello messinese che riflette e amplifica verso il basso la degradazione sociale della stessa Italia.
    Si effettua mano a mano la saldatura anzi la tramatura che permette a questi fenomeni violenti,sempre meno sporadici, di passare inosservati anzi di inserirsi nella “normalità violenta” del contesto messinese.
    Non fossero stati skrilankesi ma messinesi la cosa avrebbe avuto lo stesso effetto o magari di più, con l’aggravante di qualche moralismo in libera uscita…..
    In questo caso il messinese si limita ad osservare “da lontano” come se questi fenomeni, come già quelle piazze, non sono cose che li riguardano.

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  2. mi veni a canusciri!

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