Madre, zia e amante della madre erano accusati di aver abusato sessualmente dei figli piccoli. Il racconto dei bambini non ha però retto: assolti dai reati sessuali, il Tribunale ha condannato a 2 anni e 2 mesi soltanto la madre, per maltrattamenti.

Tutti assolti dai reati sessuali, condannata soltanto la madre per maltrattamenti causati ai bimbi, in particolare i traumi da abbandono. E' clamorosa la sentenza emessa dai giudici della II sezione penale del Tribunale che hanno chiuso così un caso dai contorni agghiaccianti, scoperto nel 2008 dalla Squadra Mobile di Messina.

Protagonisti sono due fratellini e i loro cuginetti, tutti minorenni sotto i 10 anni, maltrattati dalle madri e dall'amante di una delle donne.

Teatro della vicenda il rione di Valle degli Angeli dove una donna di 36 anni, la sorella di 40 anni e il nuovo compagno della prima erano sotto processo per una lunga serie di reati: nei 19 capi di imputazione, cristallizzati nelle accuse di violenza sessuale e maltrattamenti, contestati a vario titolo, si snoda il racconto degli orrori.

I due piccoli, secondo le accuse, sarebbero stati picchiati e maltrattati dalla donna, che consentiva al nuovo compagno di abusare sessualmente della figlioletta. I piccoli, così come loro i cuginetti, sarebbero stati costretti a vedere film porno, gli stessi che la madre caricava in rete. Filmati che avevano come oggetto altri bambini abusati. Quando recalcitravano, la donna li costringeva ad odorare assorbenti macchiati di sangue o sperma.

Fino a quando, nell'estate del 2008, la madre è scappata con l'amante e i bambini, affidati alla nonna, hanno cominciato a svelare la loro vita tra le mura domestiche. Il racconto dei bambini non ha però retto al processo, e oggi i giudici hanno assolto le due donne e l'amante dai reati sessuali. L'accusa aveva chiesto la condanna a 9 anni per la madre terribile, 7 anni per la zia e 4 anni e mezzo per l'uomo. La Corte ha inflitto invece soltanto 2 anni e 2 mesi per maltrattamenti alla trentaseienne. Hanno difeso gli avvocati Gianluca Gullotta, Gianluca Currò e Massimiliano Mazzullo.

Alessandra Serio