La Squadra Mobile ha arrestato un impiegato statale messinese che avrebbe violentato le figlie di quattro e due anni. Le bambine presentavano degli arrossamenti nelle parti intime e rifiutavano la compagnia del padre. L'uomo compiva gli atti sessuali quando restava da solo in casa con le due figlie.
Sfogava sulle figlie i suoi biechi istinti sessuali. Due bambine di 4 e 2 anni erano costrette a soggiacere alle voglie di quel padre che all’improvviso si era trasformato in orco. Quando restavano da soli le accarezzava e le baciava nelle parti intime e si faceva palpeggiare. La drammatica storia si è scoperta grazie alla più grande delle due bambine che piangeva disperata quando la madre la lasciava insieme al padre per recarsi al lavoro. Poi la piccola ha raccontato tutto, spronata dalla madre che iniziava ad intuire qualcosa. Con l’accusa di violenza sessuale la Squadra Mobile ha arrestato un messinese 38enne, dipendente statale. La terribile storia è maturata in un contesto familiare apparentemente sereno. Una famiglia della media borghesia, senza problemi economici, con una bella casa e donna di servizio alle dipendenze. I primi problemi si manifestarono nel settembre scorso quando proprio la colf si accorse che le bambine presentavano spesso degli arrossamenti nelle parti intime. La madre le fece sottoporre a visita pediatrica che confermò la presenza di leggere abrasioni. Quasi contemporaneamente la bambina di quattro anni iniziò a rifiutare la compagnia del padre. Non voleva uscire con lui nè dormire insieme quando la madre, anche lei impiegata, andava a lavorare. E’ stato a questo punto che la donna ha cominciato ad avere i primi dubbi e ad interrogare la piccola. La bambina ha raccontato che quando restavano da soli il padre portava a letto lei e la sorellina più piccola. Le spogliava, iniziava a strofinarsi e poi le baciava su tutto il corpo: “Ci toccava con un oggetto strano e lungo –ha raccontato la bambina alla madre- e poi ci accarezzava e ci baciava”. A questo punto la donna ha denunciato tutto alla Polizia facendo scattare le indagini. Poi ha cacciato di casa il marito che però ha sempre negato tutto. L’ordine di custodia cautelare è stato firmato dal Gip Maria Vermiglio su richiesta del sostituto procuratore Alessia Giorgianni.
MI SCHIFO SOLO A LEGGERE UN SIMILE ARTICOLO.MI RIFIUTO A CREDERE CHE POSSONO ESISTERE SIMILI XXXXXXX.
LASCIATELO 5 MINUTI INSIEME AGLI ALTRI DETENUTI COSI’ GLI FANNO PASSARE CERTE VOGLIE! PORCO MONDIALE! ESSERE IMMONDO E MAIALE SCHIFOSO!
Non deve essere ucciso ma messo in una cella di isolamento insie me a cinque ragazzi neri di cui uno si chiama Bubba e un altro Motumbo.
se e’ vera la notizia buttate le chiavi
COSA TI MANCAVA? AVEVI TUTTO E ABUSI DELLE TUE FIGLIE?
A gente come questa bisogna xxxxxxxx xx xxxx, magari in pubblica piazza, altro che carcere… E si farebbe meglio ad indagare sulla vita di questo esemplare di xxxxxxxx, perchè è possibile che le attenzioni non le abbia indirizzate solo alle due povere bambine. Storie come questa solitamente provengono da famiglie degradate, senza reddito e con seri problemi, mentre questo ha la moglie che lavora, oltre a lui, una bella casa ed anche la donna di servizio!!!
dov’è il nome…VOGLIAMO IL NOME!!! dimenticavo che questo non è un ladro di galline…qui i nomi si vedono solo per quelli!!!!!!
ma perche il nostro signore fa vivere certa gente??spero vivamente che questa notizia non sia veritiera altrimeni un essere così spregevole e immondo meriterebbe soltanto di non vivere.
uscite il nome…. guardate il film “Hostel” ….. e lasciatelo con me.
Alla fine della permanenza con me ti farò mangiare dai porci schifoso
…questo “essere” (solo perchè ancora vive e respira)immondo non potrà stare insieme ad altri detenuti…questo lo sa???Vero???
E’ altrettanto ovvio che questo “essere” (non saprei come definirlo) è malato, quindi va curato (tanto prima o poi di galera – purtroppo – uscirà…) per evitare che compia in futuro altre schifezze con altri minori.
SOLO SCHIFO E VERGOGNIA CHE XXXXXXXX NON MERITA NEANCHE DÌ VIVERE……