L'evento è organizzato dall'Inner Wheel Club con il patrocinio del Comune. I proventi serviranno all'acquisto del libro "Biancaneve non abita più qui" da donare alle scuole
MESSINA – Alle 21 di lunedì 25 novembre al Palacultura si terrà lo spettacolo dell’evento di beneficenza “Inner Wheel Club dello Stretto di Messina e la rete di prevenzione contro la violenza”. Patrocinata dal comune di Messina e supportata dall’Amministrazione comunale, l’iniziativa è finalizzata alla raccolta fondi pro Posto Occupato e Centro Donne Antiviolenza CEDAV, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. I proventi serviranno per il libro “Biancaneve non abita più qui”, che sarà donato alle biblioteche delle scuole della città.
L’evento di beneficenza, offerto dal collettivo Danzarte dal titolo “Alter_azione – Metamorfosi”, prevede una serata dedicata alla danza e alla sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. “Alter_azione – Metamorfosi” riunisce i danzatori del collettivo Danzarte diretti da Gaia Gemelli, per una serata di spettacolo e solidarietà, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno dell’iniziativa “Posto Occupato”, che da oltre 11 anni si occupa di sensibilizzazione e contrasto della violenza, attraverso una rete di prevenzione e dell’associazione CEDAV, che offre supporto e assistenza alle vittime di violenza domestica e di genere e svolge una serie di attività fondamentali a Messina.
Calafiore: “Sensibili a queste iniziative”
L’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Calafiore, ha parlato del sostegno dell’amministrazione a queste iniziative: “È evidente che per il Comune sia importante stare a fianco a sensibilità come queste, su temi così delicati. Serve una risposta concreta e soltanto attraverso attività di sensibilizzazione si può avere. Stiamo portando avanti molte iniziative tutte insieme, anche con la Prefettura, perché questa è una battaglia che va combattuta ogni giorno, non soltanto in una giornata l’anno. Devono esserci gli strumenti come il 1522, il numero di emergenza da chiamare in caso di bisogno. Con il codice rosa è stato fatto un passo avanti importante, ma ognuno di noi deve fare la sua parte. Inner wheel c’è da poco in città ma siamo contenti che si sia subito messa in moto. Maria Andaloro, invece, è da sempre in prima fila e siamo contenti di essere al suo fianco. Continuiamo così a lavorare insieme”.
Ragona: “Educare sin da piccoli a un mondo diverso”
Letizia Ragona, organizzatrice dell’evento e presidente di Inner Wheel Club dello Stretto di Messina, ha spiegato: “Nel 2017 ero presidente a Niscemi, un posto lontano, e lì dove ancora non si conosceva Posto Occupato ho lottato molto per riuscire a portarlo lì. È una possibilità importante per le donne, bisogna farla conoscere. Ora noi compreremo dei libri che saranno regalati alle scuole, ma ho parlato anche col provveditore e spero che ci aiuti a far intervenire gli autori per farli parlare coi ragazzi. Oggi la violenza è incontrollabile. Non possiamo fare niente per chi continua, ma possiamo iniziare dai piccoli, educandoli a un mondo diverso”.
Andaloro: “Libro da pelle d’oca, una grande opportunità”
Maria Andaloro, ideatrice di Posto Occupato, ha proseguito: “Quando sono stata contattata, l’idea è stata di fare qualcosa che possa dare un seguito. L’opportunità è stata questo libro. Bisognerebbe farlo leggere a nonni, genitori e figli, perché è un libro che dà molti strumenti per riconoscere che la violenza ha molti volti. Non si parla solo di femminicidio, quello è l’ultimo atto. Ci sono una serie di indicatori che se identificati per tempo ci permettono di fermare tutto prima che si arrivi al femminicidio. Dobbiamo parlare con i ragazzi, vanno ascoltati e indirizzati. Per questo ho capito che non c’è migliore occasione: comprate uno, due, dieci libri, andranno alle scuole e da lì si partirà anche altre attività. Bisogna parlare, non solo farli leggere o far vedere loro i film. Questo testo è da pelle d’oca, è una grande opportunità”.
Barbaro racconta la nascita del libro
Luisa Rita Barbaro, scrittrice, curatrice del libro e socia dell’Inner Wheel Club dello Stretto di Messina, ha raccontato: “Il titolo prende spunto da una canzone di Mia Martini e rende bene l’idea di come si stia lottando per far cambiare il mondo. Ho scritto questo libro tanti anni fa, aiutata da Lucia Natoli a cui è dedicato il libro, nel 2007, dopo decenni di corsi di educazione sessuale durante i quali ho raccolto pizzini anonimi dei ragazzi con domande e considerazioni. È nato così. Ci hanno supportato anche Angela Bottari e Antonella Cocchiara. Dopo la tragedia di Lucia sono rimasta bloccata. Poi siamo riusciti a finirlo, rendendolo uno strumento di servizio per i ragazzi. Può essere una linea guida per genitori, insegnanti e studenti, ma anche a operatori socio-sanitari. Bisogna educare i ragazzi a rispettare le donne e le ragazze a farsi rispettare. Ma bisogna lavorare in continuità, scuole, sportelli e consultori. Bisogna rapportarsi coi giovani in maniera diversa perché non esiste più il divieto, ma si deve creare un’autonomia consapevole”.
Gemelli: “Ritrovare la propria identità è cruciale”
Gaia Gemelli del collettivo Danzarte ha infine concluso: “Lo spettacolo era già stato portato in teatro con questo scopo. La prima parte riguarda la natura, la metamorfosi: tutto si crea e si forma per far nascere identità. La natura di modifica continuamente. Nella seconda parte si parla dell’altra parte. Ho provato di far capire cosa sia subire una violenza attraverso oggetti, respiri, portando sul palco quella che secondo me è la violenza. Ma non vogliamo dare importanza a una donna tra virgolette passiva, ma a quanto sia fondamentale la rinascita, la reazione, alle difficoltà superate e al ritrovare la propria identità”. Il programma della serata di danza, che prevede esibizioni con ballerini del collettivo Danzarte: Simona Rando, Alice Sanni, Carolina Parisi e Martina Romano; performance che offrono un’occasione di incontro e riflessione attraverso il linguaggio universale della danza.