Nuova immagine per Largo San Giacomo, “Gli Invisibili” rifanno (il) centro. LE FOTO

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Gabriele Quattrocchi

Nuova immagine per Largo San Giacomo, “Gli Invisibili” rifanno (il) centro. LE FOTO

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domenica 13 Aprile 2014 - 07:49

Dopo il successo de “il pane in attesa”, l’associazione messinese “Gli Invisibili” ha ripulito l’area alle spalle del Duomo, raccogliendo numerose adesioni tra i cittadini, che non si sono risparmiati. Il risultato? Circa 300 sacchi d’immondizia e un monumento restituito alla città.

Adesso Largo San Giacomo ha un nuovo volto. I cittadini, approfittando di una sabato mattina soleggiato, si sono rimboccati le maniche aderendo all’iniziativa dell’associazione “Gli invisibili” che, dopo il successo de “il pane in attesa”, aggredisce il degrado per restituire “visibilità” alla bellezza. “Ci siamo resi conto che invisibili non sono solo le persone ma Messina stessa”, rivela Cristina Puglisi Rossitto, presidente dell’associazione. In quasi cinque ore “abbiamo raccolto circa 300 sacchi di immondizia, gli operai di MessinAmbiente hanno fatto quattro viaggi per trasportare il materiale raccolto”.
L’area di Largo San Giacomo, alle spalle del Duomo, accoglie una cripta settecentesca della quale si erano perse le tracce dopo il terremoto del 1908, un piccolo gioiello nel cuore della città. Fino a ieri, quella che si sarebbe potuta definire una potenziale attrattiva turistica, mostrava i segni dell’abbandono e del degrado. “Guardando una fotografia della cripta di San Giacomo qualche settimana fa sono rimasta sbalordita”, racconta la Presidente, “perché un posto come quello in pieno centro, accanto al Duomo non può vivere nell’incuria. In associazione, con gli altri soci fondatori, Antonella La Fauci e Fabio Puglisi, abbiamo deciso di cercare volontari e li abbiamo trovati. Oggi oltre cinquanta persone hanno dato una mano per restituire decoro ad uno spazio illustre della città”.
Tutto si è svolto in poche ore. Alle 13, Largo San Giacomo era irriconoscibile grazie ai suoi inattesi curatori d’immagine. “Questa è stata la nostra prima operazione di bonifica”, aggiunge la presidente Puglisi Rossitto, “vorremmo fare la stessa cosa con altri monumenti. Il nostro obiettivo è guidare il turista che scende dalla nave lungo un percorso pulito, che sia bello da vivere e bello da vedere. Dobbiamo risanare Messina, perché il turismo è una risorsa sottovalutata e poco valorizzata. La città è povera, non ha industrie, non ha artigianato ma ha la bellezza, la storia, la cultura. Dobbiamo riuscire a utilizzarle al meglio”.
“Io non sono messinese, ho vissuto 20 anni a Milano e a visitare la Madonnina del Duomo ci sarò andata al massimo due volte. Secondo me, chi vive una città non riesce ad apprezzarne appieno il valore. Messina vale. Io ho scelto di vivere a Messina perché è una perla, è una città che ha sempre combattuto ed i messinesi sono persone molto calorose. Non si può trascurare una città del genere, non se lo merita”.
Ora che Largo San Giacomo è risanato, gli invisibili vorrebbero che lo spazio fosse adottato, o perlomeno, creare le condizioni perché “qualcuno se ne occupi costantemente, anche piantando delle margherite”. Nel frattempo, seguiranno altri appuntamenti per la pulizia dei monumenti cittadini. “Certamente a fine maggio partiremo con la bonifica di Capo Peloro e delle spiagge con l’appoggio di MessinAmbiente”.
“La mia soddisfazione più grande? I turisti tedeschi. Alcuni, vedendoci si sono fermati per riprenderci, altri, approfittando dell’attività di pulizia, sono scesi a dare un’occhiata al monumento”.
Gabriele Quattrocchi

6 commenti

  1. Sinceri complimenti a questa gente per senso civico, amore per la propria città. Un esempio ed uno stimolo per il resto della città.

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  2. Sinceri complimenti a questa gente per senso civico, amore per la propria città. Un esempio ed uno stimolo per il resto della città.

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  3. Come posso partecipare a queste bellissime iniziative?

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  4. Come posso partecipare a queste bellissime iniziative?

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  5. quando la normalità diventa eccezione. Tipico esempio del nulla istituzionale, la gente fa pena così come chi dovrebbe controllare e pulire dopo. Tranquilli che tra un mesetto siamo punto e a capo

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  6. quando la normalità diventa eccezione. Tipico esempio del nulla istituzionale, la gente fa pena così come chi dovrebbe controllare e pulire dopo. Tranquilli che tra un mesetto siamo punto e a capo

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