È un Paese in espansione, l’Etiopia, con un tasso di crescita del Pil con punte dell’11,5 per cento a cui l’Italia e la Sicilia devono guardare. «Le nostre imprese – ha detto il presidente di Confindustria, Alfredo Schipani – hanno bisogno di trovare nuovi mercati per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia».
L’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Federale Democratica d’Etiopia, Mulugeta Alemseged Gessese, accompagnato dal Ministro Consigliere, Henok Habtegebrial Gebrewold, è stato accolto in visita di cortesia ieri a Palazzo Zanca dal sindaco, Renato Accorinti.
Il diplomatico, nel ringraziare la comunità messinese per la solidarietà sempre dimostrata nei confronti del popolo etiope, dopo il tradizionale scambio di doni, ha posto la sua firma nel registro delle visite con una dedica in cui ha sottolineato la visione internazionale del sindaco Accorinti.
È un Paese in espansione, l’Etiopia, con un tasso di crescita del Pil con punte dell’11,5 per cento a cui l’Italia e la Sicilia devono guardare. Tanti settori in cui poter investire, dalla tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni, all’industria estrattiva, chimica, energia, turismo, costruzioni, salute e istruzione, tessile, agricoltura, allevamento.
Le opportunità d’investimento nel Paese del Corno d’Africa sono state illustrate ieri mattina, in Confindustria Messina, dall’ambasciatore e dal ministro consigliere. Ad introdurre i lavori il presidente di Confindustria Messina, Alfredo Schipani che, nel sottolineare l’impegno dell’associazione di rappresentanza per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese del territorio messinese, ha ribadito come non si tratta solo di una opportunità ma di una vera e propria necessità, «le nostre imprese – ha detto Schipani – hanno bisogno di trovare nuovi mercati per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia».
E l’Etiopia rappresenta un Paese a cui guardare con entusiasmo, «sono ottime le relazioni con l’Italia – ha spiegato infatti l’ambasciatore Gessese – il nostro Paese garantisce una stabilità Governo indispensabile per attivare nuovi investimenti e ci auguriamo che l’Italia e la Sicilia comprendano le nostre potenzialità e le sfruttino soprattutto per uscire dall’attuale crisi che è di natura globale».
Sui settori maggiormente in espansione, sulle politiche a favore di chi vuole investire, sui tempi della burocrazia si è invece soffermato il ministro Gebrewold: «il nostro Paese si trova in un settore strategico tra il Mediterraneo e l’Oriente, ed è tra i 3 africani col livello di crescita maggiore. L’agricoltura è certamente uno dei settori più in espansione, con circa 74 milioni di ettari coltivabili, ma tante altre sono le possibilità». L’Etiopia, come è stato illustrato, garantisce, tra le altre cose, esenzioni fiscali dai due ai sette anni per l’industria manifatturiera, agraria e informatica; due anni per l’espansione o il miglioramento dei preesistenti investimenti nei settori manifatturiero, agrario e agroindustriale. Ma anche incentivi all’export; imposte sul reddito al 30 per cento e sugli affari al 2 e al 10 per cento. Per quanto riguarda i tempi burocratici: in 4 ore è possibile ottenere il permesso per nuovi investimenti o per l’espansione di un investimento già in essere; in un’ora il rinnovo del permesso o la sostituzione di un permesso smarrito o danneggiato; in 4 ore l’iscrizione al registro di impresa e così per l’autenticazione notarile o l’adeguamento o variazione del permesso per investimenti.
Sia l’ambasciatore che il ministro hanno manifestato ampia disponibilità ad approfondire con le aziende l’opportunità di sviluppare business in Etiopia, invitando le stesse a esporre, tramite Confindustria Messina, le proprie esigenze ed i progetti di sviluppo.
E QUELLO DEL TIBET QUANDO VIENE?
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