I parlamentari hanno accolto l’invito del presidente Giuseppe Ministeri e si sono presentati nella sede dell'Istituto. Nel corso dell'incontro sono stati affrontati diversi temi
Il Conservatorio Corelli è diventato meta per una mattinata dei parlamentari nazionali. Diversi i deputati ed i senatori messinesi che hanno accolto l’invito del Presidente Giuseppe Ministeri e si sono presentati nella sede di Fondo Fucile. Hanno risposto all’appello Francesco D’Uva, Carmelo Lo Monte, Antonella Papiro e Grazia D’Angelo. Assenti “giustificate” le senatrici Urania Papatheu e Barbara Floridia e la deputata Angela Raffa.
Il Presidente Ministeri, con il Direttore Averna, ha “presentato” il Conservatorio, illustrando ai deputati gli aspetti positivi, le grandi potenzialità ed anche le criticità, «che in realtà – spiega Ministeri – non sono una peculiarità dell’Istituto messinese, bensì di tutte le realtà di questo settore sparse in Italia».
I parlamentari hanno visitato la nuova sede e si sono complimentati con la dirigenza per l’egregio lavoro svolto in questi anni.
«Ancora c’è tanto da fare, ma -rispetto soltanto a qualche anno fa – si son fatti passi da gigante» afferma ancora Ministeri, che spiega anche i progetti per l’immediato futuro: «Parteciperemo a un prossimo bando in uscita del MIUR per l’edilizia, faremo un progetto di circa mezzo milione di euro, contiamo su questa somma per completare il progetto di ristrutturazione e adeguamento dei locali».
E’ innegabile come negli ulti tempi il Conservatorio sia cresciuto anche nel suo ruolo di Istituzione culturale e sia diventato un punto di riferimento per il sistema istituzionale locale e non solo.
Presidente e Direttore hanno inoltre sottolineato «la vocazione internazionale dell’Istituto, come più in generale del comparto AFAM, che – in questo caso – supera di gran lunga ciò che riesce a fare l’Università».
Proprio sul capitolo Università, Ministeri si sofferma aggiunge: «Dispiace il rapporto alquanto inesistente con il nostro Ateneo messinese. Altrove, non avviene questo. Pazienza, noi ci abbiamo provato. Ci siamo già rivolti ad altri interlocutori»
Il Presidente ricorda infine di avere scritto al neo Ministro Marco Bussetti (vedi qui) proponendo un tavolo tecnico che da subito definisca i temi su cui lavorare nel corso della legislatura.