Incontro tra Croce e De Simone. Priorità a crocerismo e via del mare

Incontro tra Croce e De Simone. Priorità a crocerismo e via del mare

Marco Ipsale

Incontro tra Croce e De Simone. Priorità a crocerismo e via del mare

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giovedì 11 Ottobre 2012 - 13:19

Il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, insieme al segretario generale dell’ente, Francesco Di Sarcina, ha incontrato il commissario del Comune, Luigi Croce. Si è parlato di sinergie tra Autorità Portuale e Comune per lo sviluppo del porto legato allo sviluppo della città

La visita è coincisa con l’arrivo in porto di quattro navi da crociera. A bordo oltre 9mila passeggeri. La città non aiuta però i turisti. Lungo la via Vittorio Emanuele, biglietto da visita della città per chi arriva in porto, sono molte le saracinesche abbassate. Pochi gli attraversamenti pedonali ed a volte le strisce sono sbiadite. Diverse le iniziative private per portare in giro i turisti, poche o nulle le iniziative pubbliche. E poi il solito traffico cittadino e la sporcizia per le strade, anche nei percorsi più frequentati. Questo uno degli argomenti affrontati nell’incontro odierno, a palazzo Zanca, tra il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, accompagnato dal segretario generale dell’ente, Francesco Di Sarcina, e il commissario del Comune, Luigi Croce. De Simone ha chiesto a Croce un aiuto da parte della città per sfruttare al meglio la risorsa crocerismo.

“Abbiamo parlato di diverse questioni – afferma De Simone – ed ho chiesto al commissario di avere le indicazioni da parte del Comune per il nostro prossimo piano operativo triennale, così come avevo già chiesto anche agli altri componenti del comitato portuale. Abbiamo poi discusso del padiglione del quartiere fieristico che ospita la collezione delle carrozze per la quale il Comune non intende più pagare il canone. Per questo, noi abbiamo già fatto un’ingiunzione di sgombero”. Per le carrozze d’epoca Molonia, quindi, bisognerà trovare un’altra sistemazione.

De Simone e Croce hanno poi affrontato il tema della via del mare: “Abbiamo concordato – prosegue De Simone – di concentrarci sulle cose concrete che servono alla città. La più importante, secondo me, è la via del mare ed è un’opera che si può mettere subito in cantiere perché c’è già il progetto esecutivo. Nei giorni scorsi, abbiamo avuto un incontro al ministero delle infrastrutture per sapere se il nostro ente può operare anche al di fuori delle nostre aree di competenza. Da parte del ministero, non ci sono state preclusioni in tal senso, quindi la nostra idea è quella di cofinanziare l’opera e di fare più presto possibile. E’ chiaro che serve l’aiuto di tutti, in particolar modo del Comune e della Regione. Ho chiesto una risposta ufficiale immediata e il commissario mi è sembrato molto risoluto, ha già parlato con i tecnici comunali e solleciterà anche la Regione per mettere delle somme a disposizione. Una volta raggiunto un comune assenso, dovremo firmare un contratto d’area e procedere all’appalto”.

I progetti in ballo per la via del mare sono due e non sono confliggenti: uno da 80 milioni di euro con una strada a quattro corsie, una pista ciclabile e la modifica della linea ferroviaria con una nuova galleria di due chilometri che da sola costerebbe 34 milioni, la cui progettazione è stata approvata in via preliminare e per la quale bisognerebbe reperire i fondi governativi Fas per le aree sottoutilizzate; l’altro, molto più contenuto, da 24 milioni di euro, servirebbe comunque e più velocemente a recuperare un’importante zona di fronte mare ed a creare la tanto discussa alternativa a via La Farina e lo sbocco per il porto storico. Ed è proprio quest’ultimo quello su cui si sta concentrando l’Autorità Portuale. Sfrutta la via don Blasco e prevede la copertura della parte finale del torrente Zaera, una nuova rotatoria alla base del viale Europa e il ricongiungimento con la via Maregrosso fino a Gazzi. Il progetto è già esecutivo. Comune, Regione e Autorità Portuale devono trovare l’accordo. Poi si potrà procedere per la realizzazione di un’opera che avrebbe un’importanza pari allo svincolo di Giostra e al porto di Tremestieri.

(Marco Ipsale)

5 commenti

  1. QUI SIAMO AL DELIRIO…!
    PARLIAMO DI MILIONI COME FOSSERO NOCCIOLINE E LE CASSE COMUNALI (QUINDI NOI CITTADINI) SENZA IL BECCO DI UN QUATTRINO!
    POI DICONO CHE NON BISOGNA PENSARE SEMPRE MALE…
    SI PARLA DI PROGETTI COSTOSISSIMI CON IMPEGNI PER LA POPOLAZIONE CHE NE SUBIREBBE INEVITABILI DISAGI, E NON SI PENSA A COME OTTIMIZZARE LE SPESE IN OPERE PUBBLICHE CHE CON POCO POTREBBERO DARE TANTO.
    AVETE MAI PENSATO AD INTERPORTI IN AREE A NORD E A SUD DELLA CITTA’?
    SE PROPRIO VOLETE TOGLIERE I TIR DALLE STRADE, PROGETTATE DEI PARCHEGGI AD HOC IN ZONA “PIANA DI MILAZZO” (NORD) E MIGLIORATE LO STAZIONAMENTO A “TREMESTIERI” (SUD).
    CONSIDERATE COME UNICO PUNTO DI IMBARCO PER I MEZZI PESANTI SOLO TREMESTIERI E, CON QUEI POCHI SOLDI DISPONIBILI, SEMMAI, AMPLIATE E METTETE IN SICUREZZA QUEL PORTO CHIEDENDO ALL’UNICO ARMATORE DI POTENZIARE LA FLOTTA AD USO DI QUEL SERVIZIO. SE POI VUOLE RENDERSI UTILE, IL SIGNOR FRANZA POTREBBE PENSARE A QUALCHE NAVE DA FARE PARTIRE PROPRIO DA MILAZZO ALLEGERENDO TREMESTIERI…!
    SE NON SIETE IN GRADO DI ORGANIZZARE QUESTO, NON PARLATE DI SOLDI E PROGETTI CHE SERVIREBBERO SOLO A RIEMPIRE LE TASCHE DI QUESTO O QUELL’ALTRO POLITICANTE. ANDATE A CASA E LASCATE LE POLTRONE A CHI HA VERAMENTE VOGLIA DI FARE…!!!!!!

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  2. Scusate, invece di spendere prima 24 milioni non sarebbe meglio concentrarsi sul progetto da 80 milioni? Visto che prima o poi si deve realizzare anche quello da 80 milioni? Cercate di renderlo esecutivo quindi trovare i fondi. Fondi che sono stati ripresi dallo stato per l abolizione del progetto ponte di Messina? Ovviamente i soldi come voi sapete andranno al nord Italia.

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  3. L’unica possibilità concreta di convogliare risorse era affidata alla costruzione del ponte e delle necessarie opere connesse . I riflettori accesi e l’investimento di una nazione intera avrebbe superato
    i ritardi e le lentezze burocratiche abituali. Questi nostri governanti non saranno in grado di fare NULLA perché nessuno darà loro un euro sia perche pare che non ce ne siano e sia perché il meridione ormai e’ abbandonato a se stesso. Si faranno altri programmi e molte chiacchiere… Qualcuno la pensa diversamente? Ci faccia sapere

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  4. mi pare si commenti senza attenzione alle cose… fare un progetto da 24milioni non vuol dire che si farà quello da 80 ma solo che prima e con FONDI GIà IN CASSA SI FARà UN OPERA INVECE DI ASPETTARE QUELLA CHE NON SI FARà MAI…. COME CONTINUARE A PENSARE CHE SOLO CON IL pONTE SI PUò AVERE SVILUPPO ( ED IO SONO FAVOREVOLE AL PONTE ) vuol dire chiudere definitivamente MENTRE magari INIZIARE A VEDERE OLTRE IL FANTASMA PONTE PUò APRIRE SCENARI CHE CI SIAMO CASTRATI INSEGUENDO UNA CHIMERA !! E POI direi che MAVAIA veramente pensate che se non spendi per la via del mare o per qualsiasi altra opera finanziata con soldi di altri enti fai un favore alle casse del comune… ma vaia sarebbe solo che il comune non avrebbe soldi lo stesso e la città perderebbe alternative di finanziamento e nella fattispecie la strada serve alla piastra logistica di tremestieri oltre che alla città se no il porto storico è inutile….. sveglia MENO CHIACCHIERE E PIU’ OPERE SOLO COSì SI PUò RISORGERE in giro per l’italia anche a noi vicini non si fanno film…LAVORANO !!!

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  5. Mi pare che si parli di “Fondi governativi Fas per le aree sottoutilizzate”e mi pare anche che sia parlato spesso di fondi persi per mancanza di progettualità.In ogni caso mi sembrano progetti più utili della rambla pedonale a piazza Cairoli, del grattacielo al Tirone ecc. Penso si dovrebbe avere fiducia in Croce e De Simone e smetterla di blaterare. Piuttosto nelle zone più vicine al porto si dovrebbe avere l’intelligenza di adeguare gli orari dei negozi agli orari di sosta a Messina dei croceristi,almeno nei giorni in cui approdano le navi(come il giovedì)

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