CapitaleMessina chiede al sindaco De Luca di battere i pugni sul tavolo per chiedere che il Governo abbia per Messina la stessa attenzione riservata ai problemi finanziari di Catania
La visita siciliana del Ministro Matteo Salvini, finita sulle prime pagine di tutti i giornali per la polemica sulla cena a Furci Siculo nella sera della tragedia di Genova (VEDI QUI), ha portato buone notizie a Catania, mentre Messina resta ancora appesa al filo. Il fronte è quello del Piano di riequilibrio, per cui Catania si è trovata di fronte ad una bocciatura che ora si sta tentando di recuperare, mentre Messina resta ancora in balìa di un responso finora mai arrivato. Ad accendere i riflettori su questo doppio binario è CapitaleMessina che prende spunto proprio da quanto accaduto per Catania durante la visita di Salvini per lanciare un messaggio al sindaco Cateno De LUva.
«Prima di partecipare alla cena di Furci Siculo il Ministro leghista a Catania ha presenziato ad una seduta straordinaria della Giunta Pogliese, focalizzata sul tema del dissesto finanziario del comune etneo, deliberato dalla Corte dei Conti.
In quel frangente al Sindaco catanese che chiedeva un intervento straordinario del Governo, un piano “Salva Catania”, Salvini ha risposto: «Conto di tornare con buone notizie nelle prossime settimane. Da parte del governo c'è la disponibilitàà di venire incontro a Catania con l’impegno però di guardare avanti, facendo tesoro degli errori fatti. Giàà in passato il governo di cui facevo parte aveva erogato parecchi soldi per salvare Catania dal dissesto. Posso farmi carico di un secondo tentativo».
E la disponibilità ad aiutare il Comune etneo si è già manifestata col Decreto “Milleproroghe”, che consente a Catania la possibilità di rielaborare il Piano di riequilibrio entro il 24 settembre, bloccando di fatto il default. E questa è una buona notizia per i catanesi.
Ma anche i messinesi aspettano buone notizie sul fronte finanziario. Ci piacerebbe che lo stesso sforzo che si intende fare per superare la crisi del comune catanese, si facesse anche per Messina: da troppo tempo i destini della nostra città sono appesi all’incognita del Piano di riequilibrio, che è, per l’appunto, all’esame del ministero degli Interni retto da Salvini.
Crediamo che il Sindaco De Luca debba aprire un tavolo col Governo nazionale per porre il tema del salvataggio finanziario del comune di Messina, che rischia di seguire le stesse sorti di Catania.
Non vorremmo che per l’ennesima volta si affermasse il principio dei “due pesi e due misure” tra le due città metropolitane della Sicilia orientale. Si faccia un piano “salva Catania “, ma anche un piano “salva Messina”».
Ma a Catania la Corte dei Conti ha dichiarato il dissesto. È quindi obbligo del Governo intervenire, commissari? Ma comunque deve farsi carico del debito accumulato per la parte non sostenibile dalla Città. A Messina da anni si tenta di nascondere il sole con la rete anche grazie alla lentezza degli organi di controllo ed alle tante trovate rivelatesi solo dilatorie. Sarebbe l’ora che si affrontassero i problemi seriamente. La Corte dei Conti aspetta solo il bilancio consuntivo 2017 poi, credo, deciderà. Sarà quindi importante fare un Bilancio veritiero e quindi completo, senza più giocare con residui, partecipate e partite di giro. Vedremo se questa Amm.ne è cosa diversa dalle ultime!
Finora il sindaco di Messina non ha risolto neppure i problemi più semplici e importanti come l’elemosina a tutti i semafori che non è dignitosa ne per loro ne per noi.; a tutt’oggi non si sa se sia stata venduta la legna degli alberi abbattuti come fa la forestale. Questo sindaco ha fatto tante cose un po qua e un po la ma non capisco bene quale sia la convenienza e per chi e con quale priorità venga gestita l’amministrazione senza neppure un contraddittorio superpartes. Per i discorsi gli dico anch’io bravo ma se dovessi decidere di finanziamenti avrei bisogno di vedere un’amministrazione più lineare e non a macchie di leopardo.