Per i primi colpi ai danni di un compro oro e una sala giochi aveva sfruttato il fatto di essere incensurato, ma dopo il suo arresto per uno scippo i poliziotti lo hanno riconosciuto come autore dei due colpi precedenti
Aveva agito a volto scoperto approfittando del fatto che era incensurato. Il diciottenne Angelo Priolo lo scorso settembre ha così messo a segno due colpi ai danni di un compro oro e di una sala giochi, fruttati 4mila euro il primo e mille il secondo. In entrambe le rapine aveva utilizzato una pistola e in particolare nel colpo del 17 settembre ai danni del compro oro sulla via Consolare Pompea si era presentato tenendo in mano due grossi candelabri. Sapeva bene che per testarne il reale valore il gestore del compro oro avrebbe dovuto aprirgli la parete di protezione interna e quando lo ha fatto il diciottenne lo ha minacciato con la pistola e gli ha rubato 4mila euro, lasciando in pegno i candelabri-esca. Il 21 settembre, Priolo ha rapinato una sala giochi del centro cittadino anche stavolta a viso scoperto. Ma sono state proprio le immagini del circuito di sorveglianza interno agli esercizi commerciali rapinati ad inchiodare il giovane, che nel frattempo era finito in carcere per uno scippo messo a segno il 13 ottobre scorso ai danni di una donna. E presso la casa circondariale i poliziotti della Squadra Mobile sono andati a notificargli l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni De Marco, su richiesta del sostituto procuratore Adriana Sciglio per rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi.