Il consigliere comunale Domenico Guerrera e il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo, fanno seguito all’interrogazione del 15 febbraio 2011, per la quale a distanza di oltre un anno si è avuta una evanescente risposta, ma in concreto nulla è stato fatto

A distanza di più di un anno tutto è come prima. Anzi peggio. Il prefabbricato sul mare, davanti alla piazzetta di Torre Faro, è distrutto. I resti consistono in parti bruciate, nel tetto in lamiera penzolante che rischia di volare ad ogni colpo di vento e in rifiuti di ogni genere. Una bruttura in uno degli scorci più belli d’Italia.
Il consigliere comunale Domenico Guerrera e il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo, fanno seguito all’interrogazione del 15 febbraio 2011, per la quale a distanza di oltre un anno si è avuta una evanescente risposta, ma in concreto nulla è stato fatto.
L’amministrazione comunale aveva risposto otto giorni dopo, precisando che “il manufatto sarà ristrutturato dal personale del Pronto Intervento e dell’Arsenale Militare. ll Dipartimento Manutenzione Stabili Comunali, diretto dall’Arch. Maria Canale, ne curerà la direzione lavori. La gestione della struttura, sarà a cura dei nostri due Assessorati e della Squadra Navale dei Vigili Urbani, per i fini istituzionali a cui sin dall’inizio era stato destinato”.
Nulla di tutto ciò, i due consiglieri spiegano: “Il prefabbricato è stato danneggiato da un incendio e resti di parti bruciate sono adagiate all’interno della struttura, con i rischi che ne derivano, per i quali abbiamo doverosamente relazionato nell’interrogazione sopra citata. A quanto già denunciato, nell’ultimo periodo, a causa della totale incuria e dell’abbandono, la situazione è peggiorata. La copertura in lamiera della struttura, si è staccata dal supporto metallico a cui era ancorata e, a ogni folata di vento, molto frequente nella zona, ondeggia pericolosamente rischiando di staccarsi e rappresentando un pericolo per la pubblica incolumità. Si ritiene opportuno un intervento urgente al fine di eliminare i pericoli, o meglio eliminare tutto l’inutile manufatto-rudere che oltre a deturpare il paesaggio è diventato un recipiente di rifiuti di varia natura”.
Per questo motivo, i consiglieri chiedono nuovamente all’amministrazione comunale quali provvedimenti intendano adottare in concreto per eliminare lo “sconcio” che rappresenta il manufatto o quando intendano eseguire le opere di ristrutturazione preannunciate nella risposta del 23 febbraio 2011.

In riferimento all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Domenico Guerrera, relativa alla “realizzazione di un manufatto a Torre Faro”, l’assessore allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, risponde con una nota, ribadendo che “il dipartimento Programmi Complessi ha redatto la perizia per la ristrutturazione del manufatto ed ha già espletato la relativa gara per l’affidamento dei lavori, a breve dopo la presentazione della relativa documentazione di rito, gli stessi saranno assegnati all’impresa aggiudicataria”.