Per il sindacato, pericolosa fase di stallo. I lavoratori rischiano di restare presto senza alcun sussidio: "“Occorre verificare l'esistenza e la dislocazione sul territorio delle ditte che dovrebbero assumere il personale e garantire la clausola sociale per questi lavoratori affinché non si ripetano analoghe problematiche nel prossimo futuro ed avere al tempo stesso garanzie piene da FS sui criteri di trasparenza per la successiva ricollocazione all'interno del gruppo”
“E’ trascorso un mese dalla proposta avanzata dal Gruppo FS per la ricollocazione degli 80 lavoratori ex Servirail di Messina, una soluzione che, a giudizio dell’Orsa Messina, è percorribile e migliorabile”. Lo scrive il segretario regionale del sindacato, Mariano Massaro.
“Solleciteremo un incontro urgente già nei prossimi giorni in sede Regionale con Ferrovie dello Stato per chiudere la vertenza visto anche la prossima scadenza del sussidio di disoccupazione che vedrà gli ex lavoratori senza nessun reddito già dal prossimo mese di settembre. La proposta di Ferrovie dello Stato è – a giudizio dell’Orsa – percorribile, prevedendo la piena occupazione di tutti i lavoratori nel settore degli appalti RFI e Trenitalia già dal 1 settembre ed in una seconda fase già dal primo trimestre 2013 la selezione specifica e dedicata per il loro inserimento direttamente in RFI , Società del Gruppo FS”.
“Occorre – continua l’Orsa – verificare l’esistenza e la dislocazione sul territorio delle ditte che dovrebbero assumere il personale e garantire la clausola sociale per questi lavoratori affinché non si ripetano analoghe problematiche nel prossimo futuro ed avere al tempo stesso garanzie piene da FS sui criteri di trasparenza per la successiva ricollocazione all’interno del gruppo”.
“Non comprendiamo – prosegue ancora l’Orsa – le motivazioni di questo impasse in cui sembra essere caduta la vertenza e reputiamo, anche alla luce del recente pronunciamento del Tribunale del lavoro di Messina, che ha imposto alla vertenza legale tempi presumibilmente lunghi, necessario accelerare l’incontro con Fs che deve e può essere finalmente risolutivo. Occorre sanare quella ferita ancora aperta per la città, che ha visto per quaranta giorni questi lavoratori asserragliati sul Campanile del Duomo, chiudere quella che si può definire la “vertenza delle vertenze” per Messina avrebbe un significato che va ben oltre il pur importante valore occupazionale ma sarebbe un primo segnale di riscatto sociale e civile di un territorio abbandonato, bistrattato e apparentemente rassegnato al proprio destino”.
Quando il sindacato “chiude” le vertenze….scatta il meccanismo delle compensazioni…cosa.chiederanno.per.dare il pane a questi poveracci?