Teatro in agonia, la Barrile ad Accorinti: "Non ha vigilato, è ora di agire"

Teatro in agonia, la Barrile ad Accorinti: “Non ha vigilato, è ora di agire”

Rosaria Brancato

Teatro in agonia, la Barrile ad Accorinti: “Non ha vigilato, è ora di agire”

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mercoledì 06 Dicembre 2017 - 06:03

La presidente del consiglio comunale interviene in merito alla grave situazione dell'Ente, sull'orlo del default.

Sulla gravissima situazione del Teatro Vittorio Emanuele interviene con una nota indirizzata ai vertici dell’Ente, al sindaco ed alla Commissione consiliare cultura, la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile.

In questo momento, evidenziato fino allo scorso sabato dal presidente Fiorino, dal sovrintendente Bernava e dai direttori artistici Celi e Pappalardo, la situazione economica è a forte rischio: i fondi FURS 2016 sono congelati, il contributo regionale è sceso a 2 milioni e 800 mila euro, i debiti sfiorano il milione e 300 mila euro.

La stagione fino a maggio si concluderà, anche perché la risposta del pubblico c’è, ma il rischio è che questi siano gli ultimi mesi dell’Ente.

Il lavoro meritorio portato avanti dall’attuale gestione del Teatro e che ha già iniziato a dare i suoi frutti- scrive Emilia Barrile- rischia di essere vanificato dalla pregressa conduzione e da una colpevole mancata attenzione e supervisione da parte dell’Amministrazione comunale. Il “buon padre di famiglia” avrebbe dovuto, negli anni trascorsi, correttamente vigilare su scelte quantomeno discutibili e su conflitti d’interesse più volte evidenziati da lucidi osservatori ed organi di stampa. L’esito infausto, nell’era Accorinti, dell’evidente culpa in vigilando e la mancata erogazione del contributo comunale stanno profilando il rischio di un de profundis che tutte le forze vitali della città, facendo fronte comune, dovranno evitare a tutti i costi”.

La presidente Barrile ricorda poi come la sperequazione di trattamento da parte della Regione, che eroga a Messina una quota pro-capite offensiva rispetto a quelle di Palermo e Catania (14 euro ad abitante rispetto ai 27 e 24 euro) non può più essere tollerata.

Il rischio del capitombolo del Teatro è alto, così che con la nota la Barrile chiede ad Accorinti di avere notizia degli atti relativi al controllo sulla gestione trascorsa dell’Ente, dell’attuale situazione finanziaria del Teatro e dei percorsi e determinazioni che l’Amministrazione intende adottare: “ Già da oggi questa Presidenza è disponibile ad ogni possibile concertazione con gli attori coinvolti per una necessaria e celere risoluzione di questa crisi senza precedenti”.

L’interesse che questa amministrazione ha mostrato per il Teatro dal 2013 si è finora limitato alle indicazioni delle persone che dovevano andare a ricoprire i determinati ruoli, restando invece sorda a qualsiasi grido d’allarme o segnalazione che nel corso degli anni sia arrivata a Palazzo Zanca. Inascoltate sono rimaste le denunce, solo per fare un esempio, dell’ex consigliera comunale Nina Lo Presti o dell’ex componente del Cda (scelto proprio da Accorinti) Totò D’Urso. In entrambi i casi proprio da quelle denunce sono scaturiti gli atti che hanno portato ad accertare, con il passare del tempo, la gravità della situazione dell’Ente. Anche l’ex assessore Perna provò a dire che la situazione era gravissima, ma venne ignorato dai colleghi della giunta. Stessa fine anche le segnalazioni dell’ex consigliera del Cda Laura Pulejo.

Nei giorni scorsi, all’ennesimo grido d’allarme del presidente Fiorino, il sindaco ha risposto dicendosi pronto ad incatenarsi a Palermo. Prima di farlo potrebbe, ad esempio, erogare quei fondi che da 3 anni non dà al Vittorio Emanuele.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Il sopraintendente Bernava ,se fossi in Lui mi dimetterei subito .Nel suo curriculum c’è scritto la chiusura del cinema Olimpia dopo averlo messo a norma. .La sua nomina mi sembra inadeguata .Mi auguro che la prossima giunta lo revochi subito per il bene del teatro e ovviamente per il cinema.

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